A cura della Redazione MELIUSform

La professione dell’“Avvocato”, annoverata tra le professioni intellettuali ex articolo 2229 del codice civile, nel passato era considerata di notevole prestigio, oggi per svariati motivi forse lo è un pò meno, ma siamo convinti che c’è un modo per restituirgli l’antico fascino, basta saper cogliere i cambiamenti del mercato (sempre più internazionalizzato) e soprattutto sapersi orientare per formarsi in modo da poter competere nell’attuale difficile e intricato mondo delle professioni.
Andiamo con ordine. Il percorso per diventare avvocati passa attraverso gli studi universitari, il praticantato, l’esame di Stato e l’iscrizione all’albo con conseguente esercizio della professione.
Ma non sempre gli studi giuridici debbono per forza prospettare la carriera dell’avvocatura. Purtroppo le nostre facoltà giuridiche hanno una impostazione troppo teorica, che offrono agli studenti una preparazione inadeguata rispetto a quello che chiede attualmente il mercato delle imprese e delle professioni in genere, stante il fatto che molte attività legali sono in maggioranza scritte, soprattutto in riferimento all’attività extragiudiziale. Questa situazione costringe oggi molti neolaureati a seguire anche altri percorsi (master e corsi di specializzazione) per non arrivare impreparati di fronte alle imprese e al praticantato (stabilito in diciotto mesi, rispetto alla precedente impostazione tradizionale, che prevedeva quattro semestri) ed all’esame di Stato (per chi intende esercitare la professione dell’avvocato). Una volta conseguita la laurea in Giurisprudenza, pertanto è importante saper scegliere il giusto percorso da seguire, quello che rafforzi le nostre conoscenze e le nostre abilità di entrare subito a far parte del tanto agognato mondo del lavoro. 

Per lavorare come Giurista d’Impresa o come Avvocato d’Affari, un Master ci offre la possibilità di un approfondimento non solo teorico dell’argomento, ma anche pratico. Allo studio della teoria, segue infatti l’analisi di casi concreti e la loro specifica risoluzione. Normalmente, figure junior che vogliono orientarsi verso questo tipo di percorso professionale, potrebbero iniziare dall’Ufficio Legale di un’azienda: si tratta di un passaggio formativo prezioso, che accresce le competenze e struttura una forte professionalità. 

Solo dopo diversi anni lavorativi arriva il momento di mettersi in proprio, di rendere concrete tutte quelle capacità che siamo stati in grado di sviluppare durante il corso degli anni; ci si sente finalmente pronti per lasciare il proprio posto di lavoro e dirigersi verso nuovi traguardi: diventare un professionista del settore. È però importante evidenziare che, chi volesse orientarsi nell’ambito della Business Law, deve pensare a questa professione in un’ottica più imprenditoriale poiché il lavoro coinvolge diverse figure e funzioni e si compone di diversi aspetti. 

Dobbiamo mettere in conto che per diventare un professionista in area legale occorre un investimento sia in tempo che in denaro. Riuscire a concretizzare il sogno di essere imprenditore in Business Law, non è come aprirsi un’attività generica, si tratta di un ambito, prestigioso e remunerativo che richiede un’ampia capacità di organizzazione, impegno, studio e pratica. L’Avvocato d’Affari, infatti, possiede conoscenze che spaziano da quelle prettamente giuridiche, fino a conoscenze economiche e finanziarie, così da assicurare al proprio cliente un’assistenza a 360 gradi che inglobi la revisione giuridica della documentazione societaria e un suo conclusivo resoconto. 

Alla fine, una volta raggiunto il proprio obiettivo e messo in pratica la propria idea, la soddisfazione personale cresce, ci si sente padroni di se stessi e finalmente appagati per essere diventati dei professionisti in area legale.

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