Le attività didattiche, in qualsiasi modo strutturate (lezioni in aula, lezioni on line,…), non possono prescindere dalla presenza di esercitazioni, momenti che costituiscono un importante rafforzamento rispetto a quanto appreso durante gli orari di lezione. Anzi, rappresentano il momento più alto in termini di “addestramento” degli studenti, che solo così possono passare – come si suol dire – dalla teoria alla pratica.
Le esercitazioni sono un momento dello svolgimento di un master o di un corso che vengono decise in sede di progettazione per essere inserite nel programma in momenti differenti durante l’intero percorso didattico previsto. Le tipologie di applicazione delle esercitazioni possono essere le più diverse, e sono decise dal comitato o dal direttore scientifico tenendo conto dell’esperienza dei docenti chiamati a svolgerle e del feedback scaturito dagli allievi delle precedenti edizioni dello stesso corso.
I partecipanti potrebbero essere chiamati a svolgerle sia durante le lezioni che al di fuori dal contesto dell’aula. Nel particolare, le esercitazioni possono essere concepite:
  • di gruppo, quando ad un numero variabile di studenti viene assegnato un compito da svolgere in un determinato tempo e da presentare successivamente in sessione plenaria;
  • individuali, quando ad un partecipante viene chiesto di  risolvere un caso attraverso uno studio personale che lo porti da solo a riflettere sulle possibili soluzioni.
(In entrambi questi casi si tratta di momenti di importante lettura rispetto al grado di apprendimento raggiunto dallo studente fino a quel momento)
  • studio di casi, quando il docente illustra una situazione problematica riferita alla sua esperienza professionale. Questo metodo simula molto la realtà perchè nasce appunto da un caso reale di vita vissuta del docente e coinvolge attivamente i partecipanti nel processo di apprendimento forzandoli ad applicare la teoria alla pratica.
In ogni caso e qualunque si riveli la tipologia delle esercitazioni adottate, è importante verificare che venga adottata una certa alternanza nel percorso didattico tra l’insegnamento tradizionale “frontale” (dal docente allo studente) e l’applicazione “pratica” (con i casi e le esercitazioni). In molti percorsi formativi queste ultime vengono svolte al di fuori delle ore di aula per condensare i temi da trattare in un numero contenuto di ore affinché il corso in questione possa essere proposto a prezzi più contenuti sul mercato. In questi casi è sempre opportuno verificare che siano comunque previsti in aula tempi precisi dedicati alla soluzione e alla discussione delle esercitazioni, altrimenti queste perderebbero gran parte della loro efficacia didattica.