Quando sentiamo parlare di “sviluppo economico” indubbiamente parliamo di una funzione di miglioramento delle condizioni standard di benessere, ma non sempre notiamo anche l’altro lato della medaglia: esso può anche portare la società ad una graduale disumanizzazione quando non esistono limiti “etici”.

Tuttavia, affinché questo “sviluppo” si realizzi, è fondamentale che il rapporto tra risorse impiegate e prodotte debba essere positivo: in breve, ciò che si produce deve avere un valore superiore a quello degli elementi utilizzati per realizzarlo. Il profitto viene quindi legittimato anche da un punto di vista etico.

Vi chiederete il perché di questa premessa. Entriamo in un discorso più specifico.

Si deve considerare, che in qualsiasi tipo di azienda o società – grande o piccola che sia –  esiste una "responsabilità d’impresa": questa coinvolge clienti, dipendenti, collaboratori, azionisti ecc. Responsabilità di una certa rilevanza, che purtroppo viene sottovalutata o, nei casi peggiori, dimenticata.

È quindi ormai esigenza imprescindibile per ogni azienda (e nel nostro caso specifico parliamo di quelle che erogano servizi di formazione) interrogarsi attorno all'etica. Lo impone la consapevolezza che gli obiettivi di profitto si raggiungono solo valorizzando le risorse umane, lavorando in sintonia con clienti e collaboratori, rispettando delle norme e operando il più possibile in trasparenza.

Per questo è importante che nella ricerca di un percorso formativo, spulciando tra i vari siti e brochures, ci sia un occhio di riguardo per parecchi dettagli.. tra cui il “Codice Etico”.

Il “Codice Etico” è una sorta di “carta costituzionale” dell’azienda, un documento di autodisciplina, una raccolta dei diritti e doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di ogni partecipante all’organizzazione aziendale. Introduce una definizione chiara ed esplicita delle responsabilità etiche e sociali verso tutti i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nell’attività dell’azienda (clienti, soci, cittadini, dipendenti, collaboratori, istituzioni pubbliche, e chiunque altro sia interessato dall’attività dell’azienda).

Il fatto che una scuola di formazione pubblichi liberamente un proprio “Codice Etico”  può essere un ulteriore punto a favore per la scuola stessa e un aiuto per chi, nel grande zibaldone di proposte formative, si trova indeciso nella scelta (spesso “a scatola chiusa”).  

E per quanto utopistico possa apparire, il “Codice Etico" potrebbe rappresentare un importante strumento di chiarezza e trasparenza sulle attività interne della scuola stessa.

Siamo dell’idea, inoltre, che se realmente una scuola opera in onestà e affidabilità, le persone ne parleranno sempre bene.  I candidati richiedono alle scuole professionalità, rispetto e servizi soddisfacenti. Quando le scuole rispondono a questi requisiti, ci sarà indubbiamente il “passa parola” che è il più importante biglietto da visita.

E per finire noi di Master Journal vogliamo regalarvi questa citazione:

"Una posizione morale è ciò per cui una mente calcolatrice opterebbe dopo aver fatto bene i suoi conti" (Z. Bauman).