Competenza: non solo “saper fare”, ma conoscenza profonda da coltivare
Dopo aver parlato di volontà, approfondiamo ora il secondo criterio alla base del concetto di meritocrazia: la competenza, altro requisito richiesto dalle aziende nella loro ricerca di personale.
La competenza è probabilmente la qualità più importante per un candidato ad un posto di lavoro. Essa lo rende in grado di svolgere il compito che è alla base di quella specifica mansione. Si tratta insomma del “saper fare”. Ma attenzione a non confonderla con la “capacità”. Essere capaci non vuol sempre dire essere competenti. Non intendiamo infatti la competenza soltanto come l'abilità nello svolgimento di un lavoro, ma anche come conoscenza approfondita di quel lavoro e di tutto ciò che lo riguarda, nella teoria e nella pratica, necessaria per superare con serenità ed efficacia anche difficoltà inaspettate.
Per fare un esempio, chiunque probabilmente è in grado di proclamare l'innocenza di qualcuno accusato erroneamente di un reato, ma solo un avvocato “competente” è davvero in grado di provare la sua estraneità ai fatti e di salvarlo da una ingiusta detenzione, conoscendo a fondo la realtà giuridica e sapendosi muovere con disinvoltura tra le aule di un tribunale.
La “competenza” dunque non ci rende solo capaci di svolgere un lavoro dandoci il “saper fare”, ma di conoscere in modo approfondito tutto ciò che lo riguarda, preparandoci anche ad eventuali imprevisti e fornendoci la certezza di come agire, la sicurezza di prendere le giuste decisioni per superarli, perché, conoscendo a fondo il settore, abbiamo individuato il problema. La vera competenza dunque è quella che può fornirci soltanto un buon master tenuto da persone esperte e, inutile dirlo, competenti.
La competenza, infine, va coltivata. Una volta ottenuta è infatti necessario tenerla “al passo con i tempi”. Il mondo del lavoro si evolve continuamente, basta pensare alle continue innovazioni tecnologiche, per cui è bene frequentare periodicamente un buon corso di aggiornamento o un nuovo master, anche se si è già inseriti in una realtà lavorativa: ciò renderà la nostra competenza perennemente aggiornata e il nostro lavoro sarà sempre svolto nel miglior modo che un'azienda possa richiedere.
