Il programma di un Master, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, affinché sia equilibrato ed efficace, deve prevedere, oltre ad una buona parte teorica che rispecchi un certo rigore accademico, uno spazio più o meno ampio e strutturato dedicato alla pratica, assolutamente necessario per rafforzare e consolidare quanto appreso nel corso delle lezioni e, soprattutto, per saperlo applicare alla relativa realtà professionale. Vale infatti la pena  ricordare che la vera competenza  include la conoscenza profonda dell'argomento, ma anche il metterlo a frutto, ovvero quel saper fare  che è uno dei requisiti fondamentali richiesti dalle aziende ed anche skill necessaria per esercitare al meglio la propria professione. Inoltre la parte pratica può fornire quell'esperienza  importante a chi si prepara ad esercitare una professione o a specializzarsi in un determinato campo specifico. Non tutte le Business School tuttavia prevedono sufficienti ore di “pratica” nei programmi dei loro Master e quelle che lo fanno le organizzano e le applicano in modi diversi.

Alcune Scuole, ove è possibile, ovvero soprattutto negli ambiti delle materie: amministrazione, finanza e controllo di gestione, propongono vere e proprie esercitazioni che trasformano l'aula in un laboratorio di vita vissuta, come può accadere, ad esempio, con la creazione di un Business Model che acquisti una funzionalità operativa anche nella realtà.  Appare evidente come questo tipo di esercitazioni avvicinino a grandi passi la realtà formativa al mondo aziendale.

Quando non si possono usare computer e software o l'ambito del Master non lo consente, si può ricorrere a simulazioni e ai cosiddetti “Role Playing” durante i quali gli allievi, quasi come in un'improvvisazione teatrale, assumono determinati ruoli all'interno di una situazione aziendale simulata, come alcune Scuole fanno ad esempio durante i master dedicati alla gestione delle risorse umane.

Non di minore importanza è lo studio dei casi reali, dove gli allievi sono invitati a discutere e/o a risolvere alcuni casi difficili trattati realmente dal docente nel corso della sua esperienza professionale.

Infine va attentamente verificato se il percorso formativo prescelto contempla o meno dei test dell'apprendimento, che hanno il duplice scopo di consentire al discente di avere una consapevole auto-valutazione del suo livello di conoscenza della materia ed al contempo alla Scuola di valutare l’efficacia dell’insegnamento in rapporto a quanto proposto dal programma, consentendo, quindi, ad entrambi di colmare eventuali lacune, con l’obiettivo di favorire un completo apprendimento finale. 

Oltre ai diversi tipi di esercitazioni previsti dalle differenti Business School, vanno naturalmente valutate anche le modalità con cui le stesse vengono proposte: possono infatti essere svolte in aula o fuori, in gruppo o individuali, all'interno o al di fuori delle ore di lezione, come alcune Scuole fanno per risparmiare tempo e denaro. In quest'ultimo caso è importante tuttavia che ci sia comunque tempo per discuterne in aula durante le lezioni tradizionali.