Il Business Plan

Premessa

Il Business Plan, soprattutto in questo periodo storico, è uno degli strumenti maggiormente validi che una qualsiasi impresa dovrebbe utilizzare. Potreste chiedervi il perché tale documento possa assumere un ruolo così importante. Semplicemente perché è l’unico strumento attraverso il quale è possibile sintetizzare i contenuti, le caratteristiche e le attese economico-finanziarie future, non soltanto di un’attività in generale, ma anche di un progetto o di un’iniziativa imprenditoriale. Sinteticamente, si può riassumere come una guida strategica per l’impresa, la quale si prefissa gli obiettivi da perseguire.

Caratteristiche e finalità

Lo stile può essere personalizzabile e quindi libero, in quanto i destinatari possono essere molteplici, potendo quindi porre l’attenzione su determinati particolari del modello. Ma alla base vi devono essere delle regole da seguire scrupolosamente, tra cui:

  • deve essere sintetico;
  • deve contenere di tutti gli elementi necessari a renderlo completo;
  • fondamentale è la chiarezza dei contenuti;
  • i dati devono poter essere credibili;
  • affidabilità dei dati;
  • le valutazioni devono poter essere dimostrabili e quindi attendibili;
  • la capacità di identificazione immediata del cash flow caratteristico dell’impresa.

Parliamo quindi di un processo di pianificazione sistematico ed efficace, il cui obiettivo è quello di identificare ed individuare gli scenari a cui l’azienda potrebbe andare incontro, ma anche e soprattutto approfittare delle nuove opportunità che si potrebbero presentare.

Destinatari

Come anticipato precedentemente, il Business Plan può essere indirizzato a diversi destinatari. Tra i quali possiamo distinguere:

  • le Banche;
  • gli Enti Pubblici;
  • gli Azionisti;
  • gli Obbligazionisti;
  • Partner commerciali e/o finanziari.

Considerando i molteplici destinatari, di conseguenza, il modello genera svariate finalità. Per intenderci, ad esempio, per una Start Up, il prodotto, la mission e il gruppo dirigente, risulteranno essere i particolari su cui focalizzarsi maggiormente. Mentre, se parlassimo di un’azienda già ben avviata, la quale è alla ricerca di un finanziamento bancario, si concentrerà su aspetti finanziari. In virtù di ciò, definire una strategia ben chiara e delineata è fondamentale per raggiungere gli obiettivi che si sono stabiliti. Attraverso la costruzione di questo modello, si prende coscienza di eventuali difficoltà a cui si può andare incontro, le quali possono essere presenti nel mercato di riferimento o all’interno dell’organizzazione aziendale.

Proprio per questo motivo, risulterà essere di fondamentale importanza l’analisi di sensitività, cioè la possibilità da parte del management di esaminare diversi scenari che si verificano e quindi poter ritoccare alcune variabili, a seconda del contesto che si vuole analizzare in termini economici e finanziari. Esclusivamente in questa maniera è possibile anticipare le varie problematiche, attuando contromisure in grado di risolverle e ottenere la migliore performance dell’azienda.

Elementi costitutivi

Il Business Plan viene costruito attraverso tre piani:

  • Piano Strategico;
  • Piano Industriale;
  • Piano Economico, Patrimoniale e Finanziario.

Il primo, a sua volta, si distingue tre diverse fasi:

  • la Vision, nella quale occorre inquadrare il profilo aziendale e il suo ruolo all’interno del mercato in cui opera;
  • la Mission, nella quale occorre individuare e valutare le opportunità e i potenziali rischi;
  • l’analisi dei Competitor.

In riferimento al piano industriale, esso risulta essere il documento attraverso il quale vengono stabilite le strategie, i risultati da raggiungere e la loro fattibilità. In generale posiamo dire che è quel documento che espone le idee del management, le strategie che saranno realizzate per raggiungere gli obiettivi e lo sviluppo dei key value driver, ossia il collegamento tra le strategie e i risultati attesi. Infine, la pianificazione economico-finanziaria-patrimoniale, costituisce la sintesi economica dei costi e dei ricavi, quella patrimoniale relativa agli investimenti e alle fonti di finanziamento e finanziaria delle entrate e delle uscite di cassa.

Analisi SWOT

Un ulteriore elemento su cui soffermare l’attenzione, il quale risulta imprescindibile nella costruzione di un qualsiasi Business Plan, è l’analisi SWOT. Parliamo di un modello attraverso il quale si possono analizzare i fattori interni ed esterni, siano essi positivi o negativi, in modo tale da scegliere la strategia adatta allo scenario che può verificarsi.

Tra i fattori interni possiamo distinguere i punti di forza e i punti di debolezza.

I primi possono essere:                                         

  • il brand;
  • la posizione geografica;
  • la qualità del prodotto/servizio;
  • la solidità Economica-finanziaria dell’azienda;
  • la cultura aziendale;
  • la flessibilità aziendale.

Mentre nei secondi è possibile trovare:

  • inefficiente affidabilità dei dati;
  • scarsa organizzazione aziendale;
  • livello non adeguato di competenze relativo alla complessità aziendale;
  • assenza di innovazione;
  • debolezza del brand.

Trai i fattori esterni, invece, possiamo distinguere le opportunità e le minacce.

Le opportunità se adeguatamente impiegate, rappresenta quel fattore in grado di offrire un vantaggio all’azienda:

  • capacità di svilupparsi nei mercati emergenti;
  • vulnerabilità dei competitor;
  • incremento del mercato potenziale.

Le minacce rappresentano quei rischi dal quale l’azienda deve cercare di difendersi:

  • rafforzamento dei competitor;
  • ingresso di ulteriori competitor;
  • flessione/stagnazione dei mercati.

Per concludere, non è soltanto un elenco di elementi da analizzare, ma bensì una raccolta di dati, tramite il quale concentrarsi sugli aspetti positivi e cercare di ridurre quelli negativi, trasformandoli quindi in punti di forza, adottando azioni strategiche mirate al conseguimento degli obiettivi.

Conclusioni

Tutto ciò per ribadire l’importanza del Business Plan, in quanto vista la sequenza logica della sua costruzione, riesce a prodigare una quantità innumerevole di informazioni preziose, importanti per comprendere lo stato attuale e soprattutto il percorso di crescita e di innovazione che l’impresa vuole intraprendere.

A cura di Andrea Del Zompo (partecipante del Master Executive in Finanza e Controllo

Questi ed altri temi sono affrontati nei Master in Amministrazione, Finanza e Controllo di Gestione.

 

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