La comunicazione efficace è un qualcosa che per i più fortunati è innata, per altri è invece una pratica da conoscere e dominare dopo una serie lunga di training in materia. Ma questa esercitazione va comunque anche effettuata da chi ha la dote innata, perché non si finisce mai di imparare in merito alla comunicazione.

Nelle prossime righe analizzerò alcuni esercizi per potenziare e mantenere ad alti livelli le capacità comunicative.
Anzitutto, il cosiddetto story telling è un ottimo espediente per catturare l’attenzione delle platee. Nel comunicare, vi deve essere alla base un’organizzazione pianificata del pensiero e del discorso, modulando gli accenti è sottolineando con toni enfatizzanti i cardini e i concetti chiave. Carta e penna in questo caso possono essere ottimi alleati. Si può buttare giù la storia da narrare, e a quel punto passare alla revisione del testo, limando i punti noiosi e tagliando tutto ciò che è superfluo ai fini del senso del messaggio. Il testo va letto e revisionato più volte, finché non lo si trova soddisfacente al 100%. 
La stessa tipologia di esercizio si può fare con la voce. Qui può essere d’aiuto un registratore. Si può prendere come spunto lo stesso testo magari buttato in precedenza su carta. Bisogna leggerlo ad alta voce, proprio come se si fosse davanti alla platea aziendale. Terminata la lettura, bisogna riascoltarsi e prestare attenzione ai punti di forza del discorso, e modificare il tono dove lo sentiamo più debole. Anche qui, bisogna effettuare l’operazione più volte per raggiungere un risultato soddisfacente. In questo modo la voce viene addestrata ad una comunicazione efficace, e le continue esercitazioni la rendono forte anche in casi di variazioni improvvise. del tema.
Anche il linguaggio del corpo, ancor più importante per un popolo come quello italiano, da sempre abituato a comunicare con i gesti, è un tipo di comunicazione che va studiata e allenata. In questo caso lo strumento di supporto può essere una videocamera, o più semplicemente uno specchio. La solita storia anche qui può essere d’aiuto. Narrandola davanti allo specchio, sempre come se avessimo di fronte i destinatari della comunicazione, ci si renderà conto di quanti gesti goffi si effettuano, anche più di quanto ci si immaginava. A quel punto non resta che correggere i movimenti del corpo, lasciando comunque intravedere una disinvoltura di movimenti, non restando ingessati. Si ricordi che, nell’emozione di parlare dal vivo, il corpo è il primo che può cedere all’imbarazzo con movimenti innaturali. Tra tutte le esercitazioni, quindi, quella riguardante il corpo deve essere la più scrupolosa.
Con l'aiuto di questo tre tipi di esercizi differenti, è possibile quindi ottenere una comunicazione aziendale interna efficace. Queste esercitazioni devono considerarsi perenni, non solo non devono mai essere abbandonate, ma devono anzi essere integrate con corsi e seminari sui processi comunicativi. In questo ambito la formazione deve essere costante e sempre aggiornata, perché vi sono sempre nuove nozioni da apprendere, non bisogna mai adagiarsi, ma essere sempre al passo con gli studi in materia.
 

A cura della Dott.ssa Margherita Ciciarelli, Psicologa e Psicoterapeuta     

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