35° edizione - Executive Master
35° edizione - Executive Master
L’evoluzione del Controllo di Gestione e della Programmazione nell’era della sostenibilità e della trasformazione digitale: Data Science, Big Data, blockchain & Artificial Intelligence
Data
dal 10 Giugno 2023

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Format
  • Live streaming:
    Live Streaming
  • On Demand:
    OnDem - Sempre disponibile
Durata
7 mesi - 31 lezioni - 15 Week-end - 164 ore
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Partnership e Certificazioni
 Business Scholl Partner 24ORE Master finanza in collaborazione con BDO  Accreditato dal Consiglio Nazionale dei Dotti Commercialisti ed Esperti Contabili 
Accreditato dal Consiglio Nazionale dei Dotti Commercialisti ed Esperti Contabili Vincitore Premio AIF Master in amministrazione e finanza primo classificato
 

Programma MASTER in CONTROLLO DI GESTIONE DIGITAL ADVANCED On Demand

  • Modulo Propedeutico in MANAGERIAL ACCOUNTING
    IL BILANCIO COME STRUMENTO DI INFORMAZIONE E CONTROLLO
    • Lezione ON LINE 1 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: IL BILANCIO E LE SITUAZIONI CONTABILI PERIODICHE COME STRUMENTO DI INFORMAZIONE, MONITORAGGIO E CONTROLLO DELLA GESTIONE D’IMPRESA

      I fondamenti dell'analisi di Bilancio:

      • Le fonti normative del Bilancio
      • La classificazione delle imprese: microimprese, piccole imprese e grandi imprese;
      • I documenti che compongono il bilancio;
      • L'importanza di creare una base interpretativa, unitaria ed integrata, di tutti gli aspetti della gestione d'impresa;
      • L'approccio all'analisi dei bilanci (o delle situazioni contabili infrannuali);
      • I passi da compiere per passare dal bilancio civilistico al bilancio gestionale;
      • Le riclassificazioni per l’analisi e per il controllo economico-finanziario dell’impresa;

      Approccio ai principali aspetti che “limitano” l’analisi di Bilancio (documentati con esempi ed esercitazioni durante le lezioni successive):

      • La differenza tra analisi condotta da soggetti interni o esterni all’impresa;
      • Il periodo di riferimento del bilancio (convenzionalmente l’anno solare) e l’obsolescenza dei suoi dati;
      • La rilevazione dei fatti aziendali in contabilità solo quando hanno rilevanza amministrativa;
      • La differente dinamica di informazione dei valori iscritti nel Conto Economico da quelli iscritti nello Stato Patrimoniale;
      • La rappresentazione delle voci di Immobilizzo al netto dei rispettivi Fondi di Ammortamento e loro influenza nel calcolo di alcuni ratios;
      • La presenza nel bilancio di molti valori “soggettivi” (stimati e congetturati);
      • L’influenza di eventuali operazioni straordinarie;
      • L’influenza di operazioni infragruppo;
      • L’influenza del legislatore fiscale;
      • L’influenza del sistema bancario e finanziario nella determinazione del merito creditizio delle imprese;
      • La presenza di regimi di contabilizzazione di alcune voci che non tengono conto della sostanza dell’operazione o della tipologia contrattuale (es. leasing finanziario);
      • La presenza (in generale) di operazioni che intendono influenzare l’informativa di bilancio verso determinati terzi (earning management).
    • Lezione ON LINE 2 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: ANALISI STATO PATRIMONIALE (SP): LE VOCI DELL’ATTIVO CON ESAME ANALITICO E CRITICO (Parte I)
      • I limiti dello schema civilistico dello SP per una analisi finanziaria dell'impresa;
      • La riorganizzazione delle voci dello SP dal ‘piano dei conti’ al modello di riclassificazione scelto per una migliore analisi finanziaria dell’impresa (riclassificazione gestionale);

      Per alcune voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale (SP):

      • si analizza il dettame civilistico e i criteri di valutazione;
      • si fa cenno ai principali Principi Contabili Nazionali (OIC) e solo in alcuni casi anche a quelli Intenazionali (IAS e IFRS) e loro effetti sull'analisi di bilancio;
      • si fa cenno a quelle voci che potrebbero essere maggiormente soggette ad artificiose discrezionalità degli amministratori/management, per far apparire il bilancio differente da quello reale e influenzare la valutazione della gestione aziendale (manipolazioni di bilancio – “earning management”).
    • Lezione ON LINE 3 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: ANALISI STATO PATRIMONIALE (SP): LE VOCI DELL’ATTIVO CON ESAME ANALITICO E CRITICO (Parte II)

      Durante questa lezione si affronteranno i seguenti casi ed esercitazioni attraverso l’uso dei fogli Excel:

      • La rappresentazione delle voci di Immobilizzo al netto dei rispettivi Fondi di Ammortamento e loro influenza nel calcolo di alcuni ratios (caso esempio);
      • L’influenza del legislatore fiscale nella procedura di ammortamento e suoi effetti sull’analisi (caso esempio);
      • La svalutazione delle attività per perdite durevoli di valore (caso esempio con l’Impairment Test - Ifrs 36);
      • Il processo di capitalizzazione indiretta dei costi pluriennali (caso esempio con le Immobilizzazioni in corso delle Immobilizzazioni Immateriali – Oic 24);
      • Imprese sottoposte al controllo delle controllanti (esempio con sondaggio);
      • Lavori in corso su ordinazione (caso esempio con criterio dello stato di avanzamento);
      • Crediti verso clienti e loro svalutazioni (caso esempio con rintracciamento dei crediti meritevoli di svalutazione).
    • Lezione ON LINE 4 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: ANALISI STATO PATRIMONIALE (SP): LE VOCI DEL PASSIVO CON ESAME ANALITICO E CRITICO

      Per alcune voci del Passivo dello Stato Patrimoniale (SP):

      • si analizza il dettame civilistico e i criteri di valutazione;
      • si fa cenno ai principali Principi Contabili Nazionali (OIC) e solo in alcuni casi anche a quelli Internazionali (IAS e IFRS) e loro effetti sull'analisi di bilancio.
    • Lezione ON LINE 5 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: I RIFLESSI DELLA RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE (SP) SULLA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO (CE), CON ESAME ANALITICO E CRITICO DELLE PRINCIPALI VOCI DEL CE
      • I limiti dello schema civilistico del CE per una analisi economica dell'impresa;
      • la riorganizzazione delle voci del CE, dal ‘piano dei conti’ al modello di riclassificazione scelto per una migliore analisi economica e finanziaria dell’impresa (riclassificazione gestionale);

      Per alcune voci del Conto Economico (CE):

      • si analizza il dettame civilistico e i criteri di valutazione;
      • si fa cenno ai principali Principi Contabili Nazionali (OIC) e solo in alcuni casi anche a quelli Internazionali (IAS e IFRS) e loro effetti sull'analisi di bilancio;
      • si fa cenno a quelle voci che potrebbero essere maggiormente soggette ad artificiose discrezionalità degli amministratori/management, per far apparire il bilancio differente da quello reale e influenzare la valutazione della gestione aziendale (manipolazioni di bilancio – “earning management”).

      Per entrambi i prospetti di Bilancio (SP e CE) riclassificati:

      • Il Leasing Finanziario e l'impatto sull'analisi economico-finanziaria con il ricorso all’attuale metodo contabile patrimoniale;
      • "Test" sui dati "stimati" e "congetturati" di bilancio e come scoprire se contengono dati veritieri;
      • L'adimensionamento dei dati di bilancio per una predisposizione all'analisi dell'efficienza economica e finanziaria.
      Al termine di questa lezione verrà rilasciato un esercizio (caso Ratio in Excel) da svolgere fuori dall’aula per avviare i partecipanti ai metodi di riclassificazione gestionale di Bilancio. Nello specifico ai partecipanti verrà rilasciato un Bilancio (opportunamente trasformato in file Excel), per procedere successivamente alla:
      • riclassificazione dei dati di partenza civilistici in raggruppamenti utili per l’analisi economica e finanziaria;
      • costruzione degli Indici di Bilancio.
    • Lezione ON LINE 6 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: L'ANALISI DELL'AZIENDA PER INDICI - RATIO ANALYSIS (Parte I)

      Metodi di calcolo e di interpretazione degli indici di bilancio:

      • L’analisi temporale e spaziale degli indici;
      • Il sistema di scomposizione ed interpretazione degli indici ad “albero”, partendo dal ROE modif. con la legge di Modigliani-Miller;
      • Gli indici nella loro scomposizione ed interpretazione reddituale e finanziaria (di struttura e di situazione finanziaria);
      • Gli indici di "rotazione" e il loro indice sintetico: il Cash Conversion Cycle (CCC)
      • Gli indicatori di liquidità, solidità e solvibilità.
    • Lezione ON LINE 7 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: L'ANALISI DELL'AZIENDA PER INDICI - RATIO ANALYSIS (Parte II)

      Limiti dell’analisi condotta solo per Indici di bilancio

      • I limiti degli indici di bilancio nella loro dimensione “statica” e “dinamico/statica” in contrapposizione con l’evoluzione sempre dinamica della gestione d’impresa
      • Le interpretazioni fuorvianti derivanti da un'analisi condotta esclusivamente con gli indici;
      • La visione ‘organica’ e ‘coordinata’ degli indici per una valutazione unitaria ed integrata della gestione d'impresa;

      Gli indicatori di sostenibilità del debito

      • Gli Indicatori di bancabilità;
      • Cenni sullo scoring e sulla valutazione del merito creditizio delle imprese;
      • La Posizione Finanziaria Netta (PFN):
        • Indici con la PFN
        • La PFN sempre più strumento di covenant contrattuale: nelle operazioni di finanza straordinaria; nelle operazioni di private equity (caso esempio di covenant per l’investitore con la PFN) 

      E.V.A. (Stern & Stewart), NOPAT e WACC

      • Cenni sul modello E.V.A. (Stern & Stewart) e le sue determinanti: NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) e WACC (Weighted Average Cost of Capital);

      Al termine di questa lezione verranno invitati i partecipanti a continuare l’esercitazione del Caso Ratio in Excel con il calcolo degli Indici (da svolgere fuori dall’aula). 

    • Lezione ON LINE 8 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: L'ANALISI PER “FLUSSI” FINANZIARI E I RENDICONTI FINANZIARI (Parte I)
      • La nozione di “flusso”, “fonte”, “impiego” e “liquidità”
      • La formazione del Rendiconto Finanziario come prospetto riepilogativo dei flussi finanziari;
      • La metodologia di approccio alla costruzione del Rendiconto Finanziario (diretto o indiretto);
      • Le diverse tipologie di Rendiconto Finanziario in ragione della scelta dell' "incognita del flusso netto finale":
      • Rendiconto del capitale circolante netto (working capital statement),
      • Rendiconto dei flussi di liquidità netti (cash flow statement).
      • Le diverse tipologie di Rendiconto Finanziario in ragione della scelta del "valore di partenza" del prospetto:
        • Risultato economico netto;
        • Reddito ante imposte;
        • Reddito operativo;
        • altro.
      • Il Rendiconto Finanziario nella prassi internazionale;
      • Il principio contabile OIC 10
    • Lezione ON LINE 9 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: L'ANALISI PER “FLUSSI” FINANZIARI E I RENDICONTI FINANZIARI (Parte II)
      • La costruzione del prospetto delle “fonti” e degli “impieghi”
      • Le rettifiche da apportare ai valori grezzi (contabili, nominali, compensativi) per far emergere i flussi finanziari effettivi
      • Il Rendiconto Finanziario dei flussi di liquidità netta (Cash Flow Statement) quale mezzo di controllo e di valutazione della gestione finanziaria dell'impresa;
      • La comparazione e l'interpretazione dei risultati e dei sub-risultati del Conto Economico (riclassificato) e del Rendiconto Finanziario;
      • Le politiche di bilancio e gli effetti sul cash flow.
    • Lezione ON LINE 10 - versione On DEMAND sulla piattaforma e-Learning
      VIDEO LEZIONE: LA COSTRUZIONE DI UN MODELLO DI ANALISI PER FLUSSI FINANZIARI (esercitazione in aula con PC)
      • Costruzione guidata con Excel® dei seguenti prospetti: Impieghi/Fonti e Rendiconto finanziario dei flussi di liquidità, partendo dall’analisi di due bilanci successivi (il Caso Omega);
      • Discussione in aula del caso aziendale.
  • Modulo: BUSINESS PLANNING & FINANCIAL MODELLING
    DAL BUSINESS PLAN ALLA COSTRUZIONE DI UN FINANCIAL MODELLING CON EXCEL
    • Lezione 11
      BUSINESS PLAN (Parte I)
      • Concetti generali idonei alla comprensione degli obiettivi, delle finalità e dei destinatari del Business Plan;
      • Identificazione della struttura formale del documento, del Project Memorandum e del Piano Economico Finanziario;
      • Descrizione del Business di riferimento (analisi del contesto competitivo dell’Azienda, analisi del posizionamento competitivo e del piano/strategia di marketing delineata);
      • Analisi dell’attuale struttura organizzativa aziendale anche alla luce delle nuove disposizioni del Codice della Crisi d’Impresa;
      • Strutturazione del Piano Economico Finanziario (impostazione della struttura, definizione delle principali assumptions e predisposizione dei prospetti previsionali di Conto Economico, Stato Patrimoniale e Cash Flow statement);
      • Conto Economico previsionale (economics): Modello dei ricavi e dei costi;
      • Situazione finanziaria prospettica: Le componenti del circolante di funzionamento (working capital), la redazione del prospetto delle fonti e degli impieghi fissi e di funzionamento;
    • Lezione 12
      BUSINESS PLAN (Parte II)
      • L’individuazione del fabbisogno finanziario e le analisi finanziarie per la copertura dei fabbisogni. Cenni sulle strategie di finanziamento;
      • Model documentation e file management;
      • Tipici errori della pianificazione: focus sulla variabile fiscale
      • Stress test & sensitivity
      • Business Modeling – Useful Tips e Testing & Checks;

      Durante la giornata di lezione non si trascureranno le nuove “Linee guida” (Guidelines on Loan Monitoring) indicate dall’EBA (European Banking Authority) che richiedono alle Banche di acquisire sempre più informazioni dalle imprese per la valutazione del merito di credito e come si è passati dall’analisi storica dei bilanci all’elaborazione dei Business Plan (insieme agi Budget di tesoreria) per definire la capacità delle imprese di produrre “adeguati flussi di cassa previsionali” come requisito per il monitoraggio e la concessione di nuovi finanziamenti (debt sustainability). Nella lezione successiva verrà presentato e messo a disposizione dei partecipanti un tool excel utile proprio per rispondere efficacemente a queste esigenze.

    • Lezione 13
      LA COSTRUZIONE DI UN BUSINESS PLAN E FINANCIAL MODELLING CON EXCEL – Parte I (esercitazione in aula con PC)

      I Sistemi di Previsione (Forecasting Systems)

      • Cenni di Statistica di base (medie, indici di dispersione, curva normale, dipendenza e interdipendenza);
      • Cenni sui modelli di previsione delle variabili aziendali (vendite, costi, ecc.) ricorrendo all'analisi delle serie storiche e delle loro principali componenti (trend, ciclicità, stagionalità, accidentalità, erraticità);
      • Rilascio di un modello di Sales Forecast

      I Piani economici aziendali

      • Elaborazione del piano dei ricavi, attraverso un modello statistico di estrapolazione basato sull’individuazione delle ricorrenze storiche (Trend, Ciclo e Stagionalità);
      • Piano dei costi di produzione, di distribuzione e di marketing;
      • Piano del personale;

      I Piani patrimoniali e finanziari

      • Elaborazione del piano degli investimenti
      • Elaborazione del piano dei finanziamenti
      • Elaborazione del piano delle imposte
      • Elaborazione del piano patrimoniale
      • Elaborazione dei piani accessori
    • Lezione 14
      LA COSTRUZIONE DI UN BUSINESS PLAN E FINANCIAL MODELLING CON EXCEL – Parte II (esercitazione in aula con PC)

      La Costruzione degli schemi riepilogativi:

      • La formazione degli schemi prospettici pluriennali: Conto economico, Stato patrimoniale, Rendiconto finanziario, Indici aziendali, su fogli Excel®
      • L’aggregazione dei dati economici, patrimoniali e finanziari su fogli Excel®
      • Financial Modelling con calcolo del fabbisogno finanziario e delle più appropriate fonti per la sua copertura.
      • La quadratura dei prospetti economico-finanziari previsionali attraverso l’attribuzione alle posizioni liquide (scoperto/deposito in conto corrente) le inefficienze della gestione finanziaria, attraverso la funzionalità del calcolo iterativo di Excel®.
      • L’analisi di what-if

      Al termine di queste lezioni esercitative ogni partecipante possiederà:

      • un modello Excel, sviluppato in proprio, attraverso il quale avrà maturato una competenza professionale sulle tecniche di scomposizione in fattori minimi di sistemi complessi;
      • un software di previsione statistica delle vendite;
      • un software di sviluppo del business plan in grado di svolgere (in automatico) tutte le fasi adottate nel processo di pianificazione.

      Inoltre al termine di questo gruppo di lezioni incentrate sul Business Plan, ogni partecipante avrà a disposizione un tool excel capace di rispondere efficacemente ed in modo integrato al c.d. forward looking behavior previsto dalle “linee guida” dell’EBA.

  • Modulo: GESTIONE E OTTIMIZZAZIONE DELLA TESORERIA AZIENDALE
    TREASURY MANAGEMENT
    • Lezione 15
      LA TESORERIA AZIENDALE COME STRUMENTO DI PREVISIONE E CONTROLLO DEI FLUSSI MONETARI (Parte I)
      • Dal Business & Financial Planning al Budget Finanziario e dal Budget Finanziario al Piano di Tesoreria;
      • La tesoreria come strumento di controllo sistematico della liquidità aziendale nelle PMI;
      • La gestione degli incassi e dei pagamenti;
      • Controllo ed ottimizzazione della dinamica della liquidità aziendale;
    • Lezione 16
      LA TESORERIA AZIENDALE COME STRUMENTO DI PREVISIONE E CONTROLLO DEI FLUSSI MONETARI (Parte II con esercitazione in aula con PC)

      Costruzione guidata di un piano di Tesoreria (per periodi mensili) partendo dalla conoscenza delle informazioni certe del sistema di contabilità generale dell’impresa e integrando le informazioni extracontabili nascenti dalla contabilità ordini e dei Budgets.

    • Lezione 17
      EXCEL® PER MODELLI DI CONTROLLO DELLA TESORERIA AZIENDALE - Parte I (esercitazione in aula con PC)

      L’esercitazione è finalizzata alla realizzazione di un Piano di Tesoreria destinato alla gestione preventiva dei fabbisogni di liquidità. Il piano avrà le caratteristiche del Rolling Budget, ovvero rappresentato secondo uno scadenziario ad ampiezza variabile, ed organizzato secondo diversi criteri di priorità.

      L'esercitazione seguirà le seguenti fasi per la costruzione del piano di tesoreria:

      • Realizzazione del calendario di aggregazione dei flussi monetari con possibilità di variarne l’ampiezza (giornaliero, settimanale, mensile, trimestrale), utilizzando le formule di Excel per la manipolazione delle date;
      • Suddivisione delle entrate provenienti da contabilità/ordini/budget attraverso i menu di scelta personalizzati, con possibilità di ricorso alle anticipazioni su fatture;
    • Lezione 18
      EXCEL® PER MODELLI DI CONTROLLO DELLA TESORERIA AZIENDALE - Parte II (esercitazione in aula con PC)
      • Suddivisione delle uscite per natura (fornitori, personale, fisco, banche) attraverso i menu di scelta personalizzati;
      • Organizzazione delle uscite in base alle loro priorità e differibilità;
      • Individuazione dei saldi banca previsionali al fine di contenere i fabbisogni finanziari onerosi.
      • Al termine dell’esercitazione ogni partecipante possiederà un modello di tesoreria realizzato in proprio, e avrà maturato una competenza avanzata sulle modalità di gestione temporale dei dati.
  • Modulo: VALUTAZIONE DI AZIENDA E TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING
    I PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DI IMPRESA E LE TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING
    • Lezione 19
      EXCEL® PER MODELLI DI VALUTAZIONE D'AZIENDA E TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING - Parte I (esercitazione in aula con PC)

      L’esercitazione è finalizzata alla costruzione di modelli di valutazione d'azienda e alla creazione di un modello di valutazione dei progetti di investimento. In questa sede l'impiego del foglio elettronico Excel® esprimerà il massimo delle sue potenzialità attraverso l’uso degli strumenti più avanzati.

      L'esercitazione seguirà le seguenti fasi:

      • Determinazione dei flussi finanziari in uscita (per investimenti) e in entrata (per utili operativi);
      • Determinazione del costo del capitale di rischio, utilizzando i modelli di media-varianza di Markovitz e il coefficiente β-risk;
      • Determinazione del costo del capitale di credito e del W.A.C.C. (WeightedAverage Capital Cost);
      • Calcolo dei flussi finanziari attualizzati (DCF: Discounted Cash Flow);
      • Calcolo del V.A.N. (Valore Attuale Netto) e del T.I.R. (Tasso Interno di Rendimento) attraverso le formule Excel di matematica finanziaria al fine di valutare la convenienza dell’investimento;
      • Calcolo del Pay-Back Period e dell’Indice di Profittabilità al fine di valutare la fattibilità temporale dell’investimento;
      • Scelta fra strategie alternative di investimento attraverso le funzionalità Ricerca Obiettivo e Risolutore di Excel (derivate dalla Ricerca Operativa);
      • Analisi di WHAT-IF al fine di determinare la sensibilità delle previsioni in relazione alle ipotesi adottate.
    • Lezione 20
      EXCEL® PER MODELLI DI VALUTAZIONE D'AZIENDA E TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING - Parte II (esercitazione in aula con PC)

      Le tecniche precedenti applicate ai principali metodi di valutazione del valore dell'impresa (Business Valuation):

      • metodo del valore reddituale prospettico;
      • metodo del valore finanziario attuale;
      • metodo del patrimonio netto rettificato;
      • metodi misti: Levered e Unlevered;
      • metodo dei multipli: metodo dei multipli di mercato e metodo dei multipli da transazioni comparabili.
      • confronto tra i diversi modelli di valutazione e determinazione del valore dell'azienda per media ponderata tra i modelli più coerenti con il business dell'impresa.

      Al termine dell’esercitazione ogni partecipante possiederà un modello di Capital Budgeting e di Valutazione d'azienda realizzato in proprio, e avrà maturato competenze avanzate sulle tecniche di finanza aziendale e valutazione d'impresa.

  • Modulo: CONTROLLO DI GESTIONE
    CONTROLLO DI GESTIONE E SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE
    • Lezione 21
      I SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

      Controllo di gestione: definizione e classificazioni:

      • Controllo strategico, direzionale, operativo
      • I sistemi di controllo di gestione: attori, processo, strumenti
    • Lezione 22
      FORECASTING E COME PROGETTARE UN SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE
      • Controllo di gestione e strutture organizzative: mappa dei centri di responsabilità
      • Il Controllo delle azioni, Controllo dei risultati, Controllo del personale e della cultura interna
      • Progettare un sistema di controllo di gestione: Case study
    • Lezione 23
      I BUDGET OPERATIVI E I BUDGET ECONOMICO-FINANZIARI (Parte 1)

      Introduzione al budget: definizione, caratteristiche, vantaggi, attori coinvolti
      Processo di sviluppo del budget:

      • Il budget delle vendite e degli incassi
      • Il budget della produzione
      • Il budget dei fattori produttivi correnti (materie prime e servizi) e dei pagamenti
      • Il budget del personale
    • Lezione 24
      I BUDGET OPERATIVI E I BUDGET ECONOMICO-FINANZIARI (Parte 2)
      • Il budget dei costi generali
      • Il budget di cassa
      • Il budget economico
      • Il budget patrimoniale e finanziario
    • Lezione 25
      STRUMENTI E LOGICHE DI COST ACCOUNTING (Parte 1)
      • Logiche e finalità di calcolo dei costi
      • Le diverse classificazioni dei costi e le modalità di trattamento
      • Analisi dei costi in base alla variabilità/costanza
      • Simulazioni di costo basate sul break-even point
    • Lezione 26
      STRUMENTI E LOGICHE DI COST ACCOUNTING (Parte 2)
      • Analisi dei costi diretti e indiretti
      • Direct costing semplice ed evoluto
      • Costi e decisioni aziendali: scelte di make or buy e valutazioni di convenienza economica
      • Analisi del margine di contribuzione
    • Lezione 27
      STRUMENTI E LOGICHE DI COST ACCOUNTING (Parte 3)
      • Full costing a base unica e a base multipla
      • I centri di costo
      • Problematiche di ripartizione dei costi
      • Configurazioni di costo
      • Costi di prodotto e prezzi di vendita
    • Lezione 28
      IL SISTEMA DI REPORTING E ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI (VARIANCE ANALYSIS)

      La fase conoscitiva:

      • La progettazione della struttura del reporting
      • Il funzionamento del sistema del reporting (raccolta dati, elaborazione dei report, layout dei report)

      La fase decisionale:

      • La verifica delle performance / dell’andamento della gestione
      • L’analisi degli scostamenti: la classificazione degli scostamenti
      • La ricerca delle cause degli scostamenti e le azioni correttive
      • L’analisi dello scostamento dei ricavi: il modello delle “revenue sources”
    • Lezione 29
      BUDGET EVOLUTO E SISTEMI DI MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE
      • Limiti del budget
      • Budget e strategie aziendali
      • Caratteristiche dei sistemi di misurazione delle performance
    • Lezione 30
      BALANCED SCORECARD E MAPPE STRATEGICHE
      • Processo di costruzione di una balanced scorecard
      • Problematiche interpretative
      • Compatibilità con le caratteristiche delle imprese di dimensioni più ridotte
  • Modulo: STRATEGY MANAGEMENT MODELS
    DAL BUSINESS MODEL CANVAS ALLA BALANCED SCORECARD: COME DISEGNARE ED ESEGUIRE UN MODELLO DI BUSINESS ED UNA STRATEGIA DI SUCCESSO
    • Lezione 31
      COME DISEGNARE UN MODELLO DI BUSINESS INNOVATIVO (“BUSINESS MODEL GENERATION”)
      • Business Model Canvas: i 9 blocchi per la mappatura di un modello di business;
      • I modelli per l’architettura ed il disegno di un business model innovativo: dal modello “Long Tail” al modello “Open Business Model" attraverso il Visual Thinking e la prototipazione;
      • Il modello Blue Ocean Strategy e lo Strategic Canvas.

      COME DEFINIRE UNA PROPOSIZIONE DI VALORE UNICA E VINCENTE (“VALUE PROPOSITION DESIGN”)

      • Value Map e Value Proposition Canvas;
      • Il disegno di una value proposition di successo dalla comprensione del cliente alla sua prototipazione;
      • La verifica e miglioramento continuo della Value Propostion.
    • Lezione 32
      COME TRADURRE UN MODELLO DI BUSINESS ED UNA STRATEGIA IN TERMINI CONCRETI (“STRATEGY MAP” ,“BALANCED SCORECARD")
      • Componenti e segreti di una Mappa della strategia: prospettive, temi strategici ed obiettivi;
      • Dalla Strategy Map alla Balanced Scorecard: come tradurre la strategia ed il modello di business in obiettivi concreti e misurabili;
      • La gestione delle iniziative strategiche come motore del cambiamento;
      • L’integrazione di Strategy Map e Balanced Scorecard con gli strumenti tradizionali del Performances Management.
    • Lezione 33
      COME ESEGUIRE LA STRATEGIA IN UN MODELLO INTEGRATO (“THE EXECUTION PREMIUM”)
      • Il modello “Execution Premium”;
      • L’allineamento strategico tra Board, Business Units, funzioni di staff e collaboratori come chiave per una esecuzione di successo;
      • Come unire e collegare la dimensione strategica con quella operativa;
      • Le tecniche e strumenti per un corretto monitoraggio, verifica e riadattamento della strategia.
  • Modulo: CONTROLLO DI GESTIONE 4.0
    IL WHAT NEXT DEL CONTROLLO DI GESTIONE: PERFORMANCE MANAGEMENT EVOLUTIVO
    • Lezione 34
      IL CONTROLLO DI GESTIONE A SUPPORTO DELL’INNOVAZIONE
      • Innovazione: dove, come e con quali strumenti
      • L’innovazione sostenibile: come implementare un processo di innovazione continua e vincente
      • Le metriche per misurare l’innovazione in azienda
      • Best practice ed esercitazioni pratiche
    • Lezione 35
      CONTROLLO DI GESTIONE E SOSTENIBILITÀ
      • Sostenibilità e Positive Impact
      • Triple Bottom Line: concetti, approcci e strumenti
      • Come integrare gli obiettivi strategici ed operativi  con gli obiettivi di sostenibilità
      • Come misurare i ritorni dei progetti di sostenibilità
      • Balanced Scorecard ai tempi della sostenibilità
      • Sostenibilità e investitori
    • Lezione 36
      DESIGN THINKING A SUPPORTO DELLA PIANIFICAZIONE AZIENDALE E DELLA MISURAZIONE DELLE PERFORMANCES
      • Introduzione agli strumenti di design e visual thinking
      • Design Thinking  a supporto della pianificazione strategica e della misurazione delle performance
      • Best Practice e casi di successo
      • Esercitazioni pratiche
    • Lezione 37
      REAL TIME DASHBOARD E OKR PER UN CONTROLLO DI GESTIONE IN TEMPO REALE
      • Introduzione alle organizzazioni esponenziali
      • Come implementare cruscotti direzionali in tempo reale
      • OKR (Objective e Key results) per garantire allineamento  ed engagement
      • OKR e Balanced Scorecard: differenze e sinergie
    • Lezione 38
      CONTROLLO DI GESTIONE E LEAN ACCOUNTING
      • Introduzione agli strumenti di lean thinking
      • Metodi innovativi per identificare flussi e sprechi
      • Come misurare i risultati di un progetto Lean
      • Value Stream costing
    • Lezione 39
      RISCHIO D’IMPRESA E CONTROLLO DI GESTIONE
      • Introduzione ai concetti di Risk Management
      • Come integrare Risk Management e Controllo di gestione
      • Pianificare in tempi di incertezza
      • Evitare un nuovo Covid19: scenario planning e stress test
    • Lezione 40
      COSTRUIRE UNA MIGLIORE PARTNERSHIP TRA STRATEGIA E FINANZA
      • Come collegare l’allocazione del capitale agli obiettivi strategici
      • L’importanza di guardare al di fuori dell’azienda: l’imperativo della “Hyperawareness”
      • Come bilanciare la visione di lungo termine e le necessità di breve termine
      • Analisi di casi concreti ed esercitazione
    • Lezione 41
      IL CONTROLLO DI GESTIONE DELLE ORGANIZZAZIONI AGILI
      • Caratteristiche di un’organizzazione agile vs un’organizzazione tradizionale
      • Empowerment ed autonomia come pillars delle organizzazioni agili
      • Come adattare il controllo di gestione nelle organizzazioni agili
      • Esercitazioni ed analisi di casi pratici

Per esigenze di natura organizzativa e didattica, la Scuola si riserva la facoltà di rinviare, di modificare, così come di spostare le date delle lezioni rispetto al calendario inizialmente prestabilito. Inoltre, si riserva il diritto di modificare in ogni momento i contenuti, dei programmi ed il corpo docente al fine di perseguire miglioramenti didattici in linea con i cambiamenti di mercato e le subentrate esigenze organizzative.