38° edizione - Executive Master
38° edizione - Executive Master
Dai processi di analisi dei dati economici e finanziari ai sistemi di Controllo e Programmazione Aziendale con esercitazioni in Excel avanzato e con le nuove applicazioni AI per sviluppare le migliori tecniche di Performance Measurement e Reporting
Data
dal 26 Ottobre 2024

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Format
  • Live streaming:
    Live Streaming
  • Aula:
    Roma, Milano
  • On Demand:
    OnDem - SUBITO DISPONIBILE
Durata
8 mesi - 49 lezioni - 23 Week-end - 196 ore
- 25 %
Fino al 31 Luglio

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Partnership e Certificazioni
 Business Scholl Partner 24ORE Master finanza in collaborazione con BDO   Accreditato dal Consiglio Nazionale dei Dotti Commercialisti ed Esperti Contabili 
Accreditato dal Consiglio Nazionale dei Dotti Commercialisti ed Esperti Contabili Vincitore Premio AIF Master in amministrazione e finanza primo classificato
 
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Programma MASTER in CONTROLLO DI GESTIONE con EXCEL e AI Approach On Demand

  • Modulo: MANAGERIAL ACCOUNTING
    IL BILANCIO COME STRUMENTO DI ANALISI E CONTROLLO DELLA GESTIONE AZIENDALE, MA ANCHE DI MANIPOLAZIONE DELL’INFORMAZIONE (EARNING MANAGEMENT)
    • Lezione 1
      IL BILANCIO E LE SITUAZIONI CONTABILI PERIODICHE COME STRUMENTO DI INFORMAZIONE, MONITORAGGIO E CONTROLLO DELLA GESTIONE D’IMPRESA

      I fondamenti dell'analisi di Bilancio:

      • Le fonti normative del Bilancio
      • I documenti che compongono il bilancio;
      • L'importanza di creare una base interpretativa, unitaria ed integrata, di tutti gli aspetti della gestione d'impresa;
      • L'approccio all'analisi dei bilanci (o delle situazioni contabili infrannuali);
      • I passi da compiere per passare dal bilancio civilistico al bilancio gestionale;
      • Le riclassificazioni per l’analisi e per il controllo economico-finanziario dell’impresa;

      Approccio ai principali aspetti che “limitano” l’analisi di Bilancio (documentati con esempi ed esercitazioni durante le lezioni successive):

      • La differenza tra analisi condotta da soggetti interni o esterni all’impresa;
      • Il periodo di riferimento del bilancio (convenzionalmente l’anno solare) e l’obsolescenza dei suoi dati;
      • La rilevazione dei fatti aziendali in contabilità;
      • La differente dinamica di informazione dei valori iscritti in Bilancio; 
      • La rappresentazione delle voci di Immobilizzo al netto dei rispettivi Fondi di Ammortamento e loro influenza nel calcolo di alcuni ratios;
      • La presenza nel bilancio di molti valori “soggettivi” (stimati e congetturati);
      • L’influenza di eventuali operazioni straordinarie;
      • L’influenza di operazioni infragruppo;
      • L’influenza del legislatore fiscale;
      • L’influenza del sistema bancario e finanziario nella determinazione del merito creditizio delle imprese;
      • La contabilizzazione ancora di alcune voci in cui prevale la forma sulla sostanza (es. leasing finanziario);
      • La presenza (in generale) di operazioni che intendono influenzare l’informativa di bilancio verso determinati terzi (earning management).
    • Lezione 2
      ANALISI STATO PATRIMONIALE (SP): LE VOCI DELL’ATTIVO CON ESAME ANALITICO E CRITICO (Parte I)
      • I limiti dello schema civilistico dello SP per una analisi finanziaria dell'impresa;
      • La riorganizzazione delle voci dello SP dal ‘piano dei conti’ al modello di riclassificazione scelto per una migliore analisi finanziaria dell’impresa (riclassificazione gestionale);

      Per alcune voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale (SP) si faranno cenni:

      • al dettame civilistico e ai criteri di valutazione;
      • ai principali Principi Contabili Nazionali (OIC) e Internazionali (IAS e IFRS);
      • ad eventuali manipolazioni per far apparire il bilancio differente da quello reale e influenzare la valutazione della gestione aziendale (“earning management”).
    • Lezione 3
      ANALISI STATO PATRIMONIALE (SP): LE VOCI DELL’ATTIVO CON ESAME ANALITICO E CRITICO (Parte II)

      Durante questa lezione si affronteranno i seguenti casi ed esercitazioni attraverso l’uso dei fogli Excel:

      • La rappresentazione delle voci di Immobilizzo al netto dei rispettivi Fondi di Ammortamento e loro influenza nel calcolo di alcuni ratios (esempio);
      • L’influenza del legislatore fiscale nella procedura di ammortamento e suoi effetti sull’analisi (esempio);
      • La svalutazione delle attività per perdite durevoli di valore (esempio con l’Impairment Test - Ifrs 36);
      • Il processo di capitalizzazione indiretta dei costi pluriennali (caso con le Immobilizzazioni in corso delle Immobilizzazioni Immateriali – Oic 24);
      • Imprese sottoposte al controllo delle controllanti (esempio);
      • Lavori in corso su ordinazione (esempio con criterio dello stato di avanzamento);
      • Crediti verso clienti e loro svalutazioni (caso con rintracciamento dei crediti meritevoli di svalutazione).
    • Lezione 4
      ANALISI STATO PATRIMONIALE (SP): LE VOCI DEL PASSIVO CON ESAME ANALITICO E CRITICO

      Per alcune voci del Passivo dello Stato Patrimoniale (SP) si faranno cenni:

      • al dettame civilistico e ai criteri di valutazione;
      • ai principali Principi Contabili Nazionali (OIC) e Internazionali (IAS e IFRS).
    • Lezione 5
      I RIFLESSI DELLA RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE (SP) SULLA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO (CE), CON ESAME ANALITICO E CRITICO DELLE PRINCIPALI VOCI DEL CE
      • I limiti dello schema civilistico del CE per una analisi economica dell'impresa;
      • la riorganizzazione delle voci del CE, dal ‘piano dei conti’ al modello di riclassificazione scelto per una migliore analisi economica e finanziaria dell’impresa (riclassificazione gestionale);

      Per alcune voci del Conto Economico (CE) si faranno cenni:

      • al dettame civilistico e ai criteri di valutazione;
      • ai principali Principi Contabili Nazionali (OIC) e Internazionali (IAS e IFRS);
      • ad eventuali manipolazioni per far apparire il bilancio differente da quello reale e influenzare la valutazione della gestione aziendale (“earning management”).

      Per entrambi i prospetti di Bilancio (SP e CE) riclassificati si faranno riferimenti:

      • al Leasing Finanziario e all'impatto che la sua contabilizzazione produce sull'analisi economico-finanziaria con il ricorso all’attuale metodo patrimoniale;
      • al "Test" sui dati "stimati" e "congetturati" di bilancio e come scoprire se contengono dati veritieri;
      • all'adimensionamento dei dati di bilancio per una predisposizione iniziale all'analisi dell'efficienza economica e finanziaria.
      Al termine di questa lezione verrà rilasciato un esercizio (caso Ratio in Excel) da svolgere fuori dall’aula per avviare i partecipanti ai metodi di riclassificazione gestionale di Bilancio. Nello specifico ai partecipanti verrà rilasciato un Bilancio (opportunamente trasformato in file Excel), per procedere successivamente alla:
      • riclassificazione dei dati di partenza civilistici in raggruppamenti utili per l’analisi economica e finanziaria;
      • costruzione degli Indici di Bilancio.
    • Lezione 6
      L'ANALISI DELL'AZIENDA PER INDICI - RATIO ANALYSIS (Parte I)

      Metodi di calcolo e di interpretazione degli indici di bilancio:

      • L’analisi temporale e spaziale degli indici;
      • Il sistema di scomposizione ed interpretazione degli indici ad “albero”, partendo dal ROE modificato con la legge di Modigliani-Miller;
      • Gli indici nella loro scomposizione ed interpretazione reddituale e finanziaria (di struttura e di situazione finanziaria);
      • Gli indici di "rotazione" e il loro indice sintetico: il Cash Conversion Cycle (CCC)
      • Gli indicatori di liquidità, solidità e solvibilità.
    • Lezione 7
      L'ANALISI DELL'AZIENDA PER INDICI - RATIO ANALYSIS (Parte II)

       I Limiti dell’analisi condotta solo per Indici di bilancio

      • I limiti degli indici di bilancio nella loro dimensione “statica” e “dinamico/statica” in contrapposizione con l’evoluzione sempre dinamica della gestione d’impresa
      • Le interpretazioni fuorvianti derivanti da un'analisi condotta esclusivamente con gli indici;
      • La visione ‘organica’ e ‘coordinata’ degli indici per una valutazione unitaria ed integrata della gestione d'impresa;

      Gli indicatori di sostenibilità del debito

      • Gli Indicatori di bancabilità;
      • Cenni sullo scoring e sulla valutazione del merito creditizio delle imprese;
      • La Posizione Finanziaria Netta (PFN):
        • Indici con la PFN
        • La PFN sempre più strumento di covenant contrattuale nelle operazioni di finanza straordinaria e nelle operazioni di private equity (caso di covenant dalla parte dell'investitore) 

      E.V.A. (Stern & Stewart), NOPAT e WACC

      • Cenni sul modello E.V.A. (Stern & Stewart) e le sue determinanti: NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) e WACC (Weighted Average Cost of Capital);

      Al termine di questa lezione verranno invitati i partecipanti a continuare l’esercitazione del Caso Ratio in Excel con il calcolo degli Indici. 

    • Lezione 8
      L'ANALISI PER “FLUSSI” FINANZIARI E I RENDICONTI FINANZIARI (Parte I)
      • La nozione di “flusso”, “fonte”, “impiego” e “liquidità”
      • La formazione del Rendiconto Finanziario come prospetto riepilogativo dei flussi finanziari;
      • La metodologia di approccio alla costruzione del Rendiconto Finanziario (diretto o indiretto);
      • Le diverse tipologie di Rendiconto Finanziario in ragione della scelta dell' "incognita del flusso netto finale":
      • Rendiconto del capitale circolante netto (working capital statement),
      • Rendiconto dei flussi di liquidità netti (cash flow statement).
      • Le diverse tipologie di Rendiconto Finanziario in ragione della scelta del "valore di partenza" del prospetto:
        • Risultato economico netto;
        • Reddito ante imposte;
        • Reddito operativo;
        • altro.
      • Il Rendiconto Finanziario nella prassi internazionale;
      • Il principio contabile OIC 10
    • Lezione 9
      L'ANALISI PER “FLUSSI” FINANZIARI E I RENDICONTI FINANZIARI (Parte II)
      • La costruzione del prospetto delle “fonti” e degli “impieghi”
      • Le rettifiche da apportare ai valori grezzi (contabili, nominali, compensativi) per far emergere i flussi finanziari effettivi
      • Il Rendiconto Finanziario dei flussi di liquidità netta (Cash Flow Statement) quale mezzo di controllo e di valutazione della gestione finanziaria dell'impresa;
      • La comparazione e l'interpretazione dei risultati e dei sub-risultati del Conto Economico (riclassificato) e del Rendiconto Finanziario;
      • Le politiche di bilancio e gli effetti sul cash flow.
    • Lezione 10
      LA COSTRUZIONE DI UN MODELLO DI ANALISI PER FLUSSI FINANZIARI (esercitazione in aula con PC)
      • Costruzione guidata con Excel® dei seguenti prospetti: Impieghi/Fonti e Rendiconto finanziario dei flussi di liquidità, partendo dall’analisi di due bilanci successivi (il Caso Omega);
      • Discussione in aula del caso aziendale.
    • Lezione 11
      L'ANALISI DI BILANCIO PER FAR EMERGERE LE POLITICHE DI BILANCIO (EARNING MANAGEMENT)

      L’ informativa di bilancio e i legami con l’earning management

      • Earning management o frode contabile
      • L’analisi contabile per l’individuazione delle sofisticazioni di bilancio (analisi delle principali red flegs individuabili nei bilanci)
      • Gli indicatori (ratios) maggiormente utili per indagare (e scovare) eventuali operazioni di “earning management” 
      • Un indicatore di sintesi per le sofisticazioni di bilancio: il “Cash Conversion Cycle” (CCC)
      • Il ruolo della disclosure quality nelle sofisticazioni di bilancio alcuni esempi
    • Lezione 12
      1° LEZIONE DEL CICLO MODELLI EXCEL: L’ANALISI DI BILANCIO ECONOMICO, FINANZIARIO E PATRIMONIALE

      ➢ Inserimento, nei fogli Excel, stato patrimoniale e conto economico ultimi tre anni e ultima situazione aggiornata
      ➢ Gestione dei saldi patrimoniali all’ultima situazione aggiornata;
      ➢ Costruzione e Analisi dello stato patrimoniale;
      ➢ Costruzione e Analisi del conto economico;
      ➢ Costruzione e Analisi del rendiconto finanziario indiretto (il confronto tra i vari modelli di rendicontazione finanziaria: OIC e altri di analisi aziendale);
      ➢ Costruzione e Analisi degli indici di bilancio e dell’albero del ROE;
      ➢ Costruzione e Analisi della posizione finanziaria netta.
      Al termine dell’esercitazione ogni partecipante possederà un modello di analisi di bilancio ed avrà maturato una competenza autonoma professionale sulle tecniche di analisi economico-finanziaria dei bilanci (e delle posizioni infrannuali) per effettuare  diagnosi precoci e tempestive al fine di intercettare anche eventuali stati di crisi aziendale

    • Lezione 13
      PRESENTAZIONE DEL PROJECT WORK: COSTRUZIONE DI UN PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO

      Verrà presentato ai partecipanti un progetto concreto, da realizzare individualmente (o in gruppi massimo di 2 persone), attraverso il quale sperimentare, con un approccio operativo, i contenuti didattici appresi (fino a questo punto) e che apprenderanno fino alla fine del programma del Master.

      Durante la lezione si assegneranno ai singoli gruppi i Piani Economici-Finanziari per diversi casi e scopi aziendali (Emersione Crisi d’Impresa e previsione di situazioni di Insolvenza; Risanamento Aziendale; Costituzione di una Start Up; Accesso a strumenti di Finanza ordinaria o straordinaria; Operazioni di Project Financing; Pre-closing nelle operazioni Straordinarie, come elemento di stima per la valutazione dell'azienda, ecc.), inoltre si spiegherà l’iter di sviluppo dei lavori e le modalità di premiazione finale.

  • Modulo: PIANIFICAZIONE AZIENDALE, BUSINESS PLANNING & FINANCIAL MODELLING
    DAL BUSINESS PLAN ALLA COSTRUZIONE DI UN FINANCIAL MODELLING CON EXCEL
    • Lezione 14
      BUSINESS PLAN (Parte I)
      • Concetti generali idonei alla comprensione degli obiettivi, delle finalità e dei destinatari del Business Plan;
      • Identificazione della struttura formale del documento, del Project Memorandum e del Piano Economico Finanziario;
      • Descrizione del Business di riferimento (analisi del contesto competitivo dell’Azienda, analisi del posizionamento competitivo e del piano/strategia di marketing delineata);
      • Strutturazione del Piano Economico Finanziario (impostazione della struttura, definizione delle principali assumptions e predisposizione dei prospetti previsionali di Conto Economico, Stato Patrimoniale e Cash Flow statement);
      • Conto Economico previsionale (economics): Modello dei ricavi e dei costi;
      • Situazione finanziaria prospettica: Le componenti del circolante di funzionamento (working capital), la redazione del prospetto delle fonti e degli impieghi fissi e di funzionamento;
    • Lezione 15
      BUSINESS PLAN (Parte II)
      • L’individuazione del fabbisogno finanziario e le analisi finanziarie per la copertura dei fabbisogni. Cenni sulle strategie di finanziamento;
      • Model documentation e file management;
      • Tipici errori della pianificazione: focus sulla variabile fiscale
      • Stress test & sensitivity
      • Business Modeling – Useful Tips e Testing & Checks;

      Durante la giornata di lezione non si trascureranno le nuove “Linee guida” (Guidelines on Loan Monitoring) indicate dall’EBA (European Banking Authority) che richiedono alle Banche di acquisire sempre più informazioni dalle imprese per la valutazione del merito di credito e come si è passati dall’analisi storica dei bilanci all’elaborazione dei Business Plan (insieme agi Budget di tesoreria) per definire la capacità delle imprese di produrre “adeguati flussi di cassa previsionali” come requisito per il monitoraggio e la concessione di nuovi finanziamenti (debt sustainability). Nella lezione successiva verrà presentato e messo a disposizione dei partecipanti un tool excel utile proprio per rispondere efficacemente a queste esigenze.

    • Lezione 16
      LA COSTRUZIONE DI UN BUSINESS PLAN – Parte I

      I Sistemi di Previsione (Forecasting Systems)

      • Cenni di Statistica di base (medie, indici di dispersione, curva normale, dipendenza e interdipendenza);
      • Cenni sui modelli di previsione delle variabili aziendali (vendite, costi, ecc.) ricorrendo all'analisi delle serie storiche e delle loro principali componenti (trend, ciclicità, stagionalità, accidentalità, erraticità);
      • Rilascio di un modello di Sales Forecast

      I Piani economici aziendali

      • Elaborazione del piano dei ricavi, attraverso un modello statistico di estrapolazione basato sull’individuazione delle ricorrenze storiche (Trend, Ciclo e Stagionalità);
      • Piano dei costi di produzione, di distribuzione e di marketing;
      • Piano del personale;

      I Piani patrimoniali e finanziari

      • Elaborazione del piano degli investimenti
      • Elaborazione del piano dei finanziamenti
      • Elaborazione del piano delle imposte
      • Elaborazione del piano patrimoniale
      • Elaborazione dei piani accessori
    • Lezione 17
      LA COSTRUZIONE DI UN BUSINESS PLAN – Parte II

      La Costruzione degli schemi riepilogativi:

      • La formazione degli schemi prospettici pluriennali: Conto economico, Stato patrimoniale, Rendiconto finanziario, Indici aziendali, su fogli Excel®
      • L’aggregazione dei dati economici, patrimoniali e finanziari su fogli Excel®
      • Financial Modelling con calcolo del fabbisogno finanziario e delle più appropriate fonti per la sua copertura.
      • La quadratura dei prospetti economico-finanziari previsionali attraverso l’attribuzione alle posizioni liquide (scoperto/deposito in conto corrente) le inefficienze della gestione finanziaria, attraverso la funzionalità del calcolo iterativo di Excel®.
      • L’analisi di what-if

      Al termine di queste lezioni esercitative ogni partecipante possiederà:

      • un modello Excel, sviluppato in proprio, attraverso il quale avrà maturato una competenza professionale sulle tecniche di scomposizione in fattori minimi di sistemi complessi;
      • un software di previsione statistica delle vendite;
      • un software di sviluppo del business plan in grado di svolgere (in automatico) tutte le fasi adottate nel processo di pianificazione.

      Inoltre al termine di questo gruppo di lezioni incentrate sul Business Plan, ogni partecipante avrà a disposizione un tool excel capace di rispondere efficacemente ed in modo integrato al c.d. forward looking behavior previsto dalle “linee guida” dell’EBA.

    • Lezione 18
      2° LEZIONE DEL CICLO MODELLI EXCEL: PROCESSO DI BUDGETING – Parte I

      ➢ Budget delle vendite e del magazzino
      ➢ Budget delle materie prime e del magazzino
      ➢ Budget del costo del personale
      ➢ Budget dei costi di gestione
      ➢ Budget degli investimenti

    • Lezione 19
      2° LEZIONE DEL CICLO MODELLI EXCEL: PROCESSO DI BUDGETING – Parte II

      ➢ Budget dei finanziamenti
      ➢ Budget dell’Iva
      ➢ Budget dei contributi
      ➢ Budget del capitale netto
      ➢ Budget delle imposte

    • Lezione 20
      3° LEZIONE DEL CICLO MODELLI EXCEL: PIANO INDUSTRIALE E COLLEGAMENTO CON L’ANALISI DI BILANCIO E IL BUDGETING – Parte I

      ➢ Importazione dati del bilancio
      ➢ Gestione dei saldi patrimoniali all’ultima situazione aggiornata
      ➢ Collegamenti con i budget settoriali
      ➢ Creazione e Analisi dello stato patrimoniale prospettico
      ➢ Creazione e Analisi del conto economico prospettico

    • Lezione 21
      3° LEZIONE DEL CICLO MODELLI EXCEL: PIANO INDUSTRIALE E COLLEGAMENTO CON L’ANALISI DI BILANCIO E IL BUDGETING – Parte II

      ➢ Creazione e Analisi del rendiconto finanziario prospettico
      ➢ Creazione e Analisi del flusso di cassa prospettico
      ➢ Creazione e Analisi degli indici prospettici
      ➢ Creazione e Analisi del Financial Viability Check

  • Modulo: GESTIONE E OTTIMIZZAZIONE DELLA TESORERIA AZIENDALE
    TREASURY MANAGEMENT
    • Lezione 22
      LA TESORERIA AZIENDALE COME STRUMENTO DI PREVISIONE E CONTROLLO DEI FLUSSI MONETARI (Parte I)
      • Dal Business & Financial Planning al Budget Finanziario e dal Budget Finanziario al Piano di Tesoreria;
      • La tesoreria come strumento di controllo sistematico della liquidità aziendale nelle PMI;
      • La gestione degli incassi e dei pagamenti;
      • Controllo ed ottimizzazione della dinamica della liquidità aziendale;
    • Lezione 23
      LA TESORERIA AZIENDALE COME STRUMENTO DI PREVISIONE E CONTROLLO DEI FLUSSI MONETARI (Parte II)

      Costruzione guidata di un piano di Tesoreria (per periodi mensili) partendo dalla conoscenza delle informazioni certe del sistema di contabilità generale dell’impresa e integrando le informazioni extracontabili nascenti dalla contabilità ordini e dei Budgets.

    • Lezione 24
      EXCEL® PER MODELLI DI CONTROLLO DELLA TESORERIA AZIENDALE - Parte I (esercitazione in aula con PC)

      L’esercitazione è finalizzata alla realizzazione di un Piano di Tesoreria destinato alla gestione preventiva dei fabbisogni di liquidità. Il piano avrà le caratteristiche del Rolling Budget, ovvero rappresentato secondo uno scadenziario ad ampiezza variabile, ed organizzato secondo diversi criteri di priorità.

      L'esercitazione seguirà le seguenti fasi per la costruzione del piano di tesoreria:

      • Realizzazione del calendario di aggregazione dei flussi monetari con possibilità di variarne l’ampiezza (giornaliero, settimanale, mensile, trimestrale), utilizzando le formule di Excel per la manipolazione delle date;
      • Suddivisione delle entrate provenienti da contabilità/ordini/budget attraverso i menu di scelta personalizzati, con possibilità di ricorso alle anticipazioni su fatture;
    • Lezione 25
      EXCEL® PER MODELLI DI CONTROLLO DELLA TESORERIA AZIENDALE - Parte II
      • Suddivisione delle uscite per natura (fornitori, personale, fisco, banche) attraverso i menu di scelta personalizzati;
      • Organizzazione delle uscite in base alle loro priorità e differibilità;
      • Individuazione dei saldi banca previsionali al fine di contenere i fabbisogni finanziari onerosi.
      • Al termine dell’esercitazione ogni partecipante possiederà un modello di tesoreria realizzato in proprio, e avrà maturato una competenza avanzata sulle modalità di gestione temporale dei dati.
  • Modulo: RAPPORTI BANCARI, COSTI FINANZIARI E RILEVAZIONE DELLE PRATICHE VESSATORIE
    PROCESSI DI VALUTAZIONE E ANALISI DEGLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO E LORO SCELTA STRATEGICA
    • Lezione 26
      EXCEL® PER MODELLI DI ANALISI DEI RAPPORTI BANCARI - Parte I

      L'esercitazione contiene una parte introduttiva alla matematica finanziaria (tempo e suo valore finanziario) e nell’esercitazione stessa verranno analizzate criticamente le posizioni contrattuali ed andamentali dei rapporti che l’impresa ha con le banche.

      Di seguito le principali fasi:

      • Excursus giuridico sulla legislazione bancaria, con particolare riferimento alle pratiche dell’usura, dell’anatocismo e della trasparenza;
      • Lettura e comprensione dei contratti e della documentazione bancaria periodica;
      • Rilevazione della presenza delle condotte vessatorie:
      • Costruzione di un modello di rilevazione dell’usura su conti correnti e finanziamenti rateali;
      • Costruzione di un modello di rilevazione di usura e anatocismo sui conti correnti;
    • Lezione 27
      EXCEL® PER MODELLI DI ANALISI DEI RAPPORTI BANCARI - Parte II
      • Costruzione di un modello per la verifica del rispetto delle norme sulla trasparenza nei finanziamenti rateali;
      • Modalità di risoluzione extra-giudiziale delle controversie fra banche e clientela;

      I modelli di calcolo saranno sviluppati a partire da una corposa documentazione relativa a casi tratti dalla prassi professionale (conti correnti, mutui, credito al consumo), e condurranno alla determinazione delle grandezze su cui basare le contestazioni (T.E.G., T.A.E.G., I.S.C. ecc.); molte delle tecniche Excel presentate nelle precedenti esercitazioni verranno qui riproposte sotto una diversa luce, in modo da verificarne la versatilità.

      Al termine dell’esercitazione ogni partecipante possiederà tre modelli realizzati in proprio di analisi dei rapporti finanziari, ed avrà maturato una competenza professionale sulle tecniche di rilevazione delle pratiche vessatorie.

      Inoltre verranno rilasciati tre applicativi (software di verifica dell’usura, dell’anatocismo e della trasparenza) che svolgono automaticamente tutte le fasi del processo di analisi, compresa la redazione della perizia econometrica.

  • Modulo: VALUTAZIONE DI AZIENDA E TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING
    I PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DI IMPRESA E LE TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING
    • Lezione 28
      EXCEL® PER MODELLI DI VALUTAZIONE D'AZIENDA E TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING - Parte I

      L’esercitazione è finalizzata alla costruzione di modelli di valutazione d'azienda e alla creazione di un modello di valutazione dei progetti di investimento. In questa sede l'impiego del foglio elettronico Excel® esprimerà il massimo delle sue potenzialità attraverso l’uso degli strumenti più avanzati.

      L'esercitazione seguirà le seguenti fasi:

      • Determinazione dei flussi finanziari in uscita (per investimenti) e in entrata (per utili operativi);
      • Determinazione del costo del capitale di rischio, utilizzando i modelli di media-varianza di Markovitz e il coefficiente β-risk;
      • Determinazione del costo del capitale di credito e del W.A.C.C. (WeightedAverage Capital Cost);
      • Calcolo dei flussi finanziari attualizzati (DCF: Discounted Cash Flow);
      • Calcolo del V.A.N. (Valore Attuale Netto) e del T.I.R. (Tasso Interno di Rendimento) attraverso le formule Excel di matematica finanziaria al fine di valutare la convenienza dell’investimento;
      • Calcolo del Pay-Back Period e dell’Indice di Profittabilità al fine di valutare la fattibilità temporale dell’investimento;
      • Scelta fra strategie alternative di investimento attraverso le funzionalità Ricerca Obiettivo e Risolutore di Excel (derivate dalla Ricerca Operativa);
      • Analisi di WHAT-IF al fine di determinare la sensibilità delle previsioni in relazione alle ipotesi adottate.
    • Lezione 29
      EXCEL® PER MODELLI DI VALUTAZIONE D'AZIENDA E TECNICHE DI CAPITAL BUDGETING - Parte II

      Le tecniche precedenti applicate ai principali metodi di valutazione del valore dell'impresa (Business Valuation):

      • metodo del valore reddituale prospettico;
      • metodo del valore finanziario attuale;
      • metodo del patrimonio netto rettificato;
      • metodi misti: Levered e Unlevered;
      • metodo dei multipli: metodo dei multipli di mercato e metodo dei multipli da transazioni comparabili.
      • confronto tra i diversi modelli di valutazione e determinazione del valore dell'azienda per media ponderata tra i modelli più coerenti con il business dell'impresa.

      Al termine dell’esercitazione ogni partecipante possiederà un modello di Capital Budgeting e di Valutazione d'azienda realizzato in proprio, e avrà maturato competenze avanzate sulle tecniche di finanza aziendale e valutazione d'impresa.

  • Modulo: CONTROLLO DI GESTIONE
    CONTROLLO DI GESTIONE E SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE
    • Lezione 30
      I SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

      Controllo di gestione: definizione e classificazioni:

      • Controllo strategico, direzionale, operativo
      • I sistemi di controllo di gestione: attori, processo, strumenti
    • Lezione 31
      FORECASTING E COME PROGETTARE UN SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE
      • Controllo di gestione e strutture organizzative: mappa dei centri di responsabilità
      • Il Controllo delle azioni, Controllo dei risultati, Controllo del personale e della cultura interna
      • Progettare un sistema di controllo di gestione: Case study
    • Lezione 32
      IL SISTEMA DI REPORTING E ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI (VARIANCE ANALYSIS)

      La fase conoscitiva:

      • La progettazione della struttura del reporting
      • Il funzionamento del sistema del reporting (raccolta dati, elaborazione dei report, layout dei report)

      La fase decisionale:

      • La verifica delle performance / dell’andamento della gestione
      • L’analisi degli scostamenti: la classificazione degli scostamenti
      • La ricerca delle cause degli scostamenti e le azioni correttive
      • L’analisi dello scostamento dei ricavi: il modello delle “revenue sources”
    • Lezione 33
      STRUMENTI E LOGICHE DI COST ACCOUNTING (Parte 1)
      • Logiche e finalità di calcolo dei costi
      • Le diverse classificazioni dei costi e le modalità di trattamento
      • Analisi dei costi in base alla variabilità/costanza
      • Simulazioni di costo basate sul break-even point
    • Lezione 34
      STRUMENTI E LOGICHE DI COST ACCOUNTING (Parte 2)
      • Analisi dei costi diretti e indiretti
      • Direct costing semplice ed evoluto
      • Costi e decisioni aziendali: scelte di make or buy e valutazioni di convenienza economica
      • Analisi del margine di contribuzione
    • Lezione 35
      STRUMENTI E LOGICHE DI COST ACCOUNTING (Parte 3)
      • Full costing a base unica e a base multipla
      • I centri di costo
      • Problematiche di ripartizione dei costi
      • Configurazioni di costo
      • Costi di prodotto e prezzi di vendita
    • Lezione 36
      I BUDGET OPERATIVI E I BUDGET ECONOMICO-FINANZIARI (Parte 1)

      Introduzione al budget: definizione, caratteristiche, vantaggi, attori coinvolti
      Processo di sviluppo del budget:

      • Il budget delle vendite e degli incassi
      • Il budget della produzione
      • Il budget dei fattori produttivi correnti (materie prime e servizi) e dei pagamenti
      • Il budget del personale
    • Lezione 37
      I BUDGET OPERATIVI E I BUDGET ECONOMICO-FINANZIARI (Parte 2)
      • Il budget dei costi generali
      • Il budget di cassa
      • Il budget economico
      • Il budget patrimoniale e finanziario
    • Lezione 38
      BUDGET EVOLUTO E SISTEMI DI MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE
      • Limiti del budget
      • Budget e strategie aziendali
      • Caratteristiche dei sistemi di misurazione delle performance
    • Lezione 39
      BALANCED SCORECARD E MAPPE STRATEGICHE
      • Processo di costruzione di una balanced scorecard
      • Problematiche interpretative
      • Compatibilità con le caratteristiche delle imprese di dimensioni più ridotte
  • Modulo: INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LE APPLICAZIONI PRATICHE PER IL BUSINESS
    COME GOVERNARE LE NUOVE STRATEGIE AZIENDALI CON IL SUPPORTO E L’INTEGRAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (AI) NEI PROCESSI AZIENDALI E NEL RIDISEGNO DEI NUOVI FLUSSI OPERATIVI
    • Lezione 40
      INTRODUZIONE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (AI)

      Origini dell'Intelligenza Artificiale

      • Storia e sviluppo dell'AI, dai primi algoritmi agli sviluppi più recenti.
      • Personaggi Chiave: Figure influenti nel campo dell'AI, come Alan Turing, John McCarthy e altri pionieri.
      • Teorie Rilevanti: Principali teorie e passaggi storici che hanno modellato l'AI.

      Le diverse tipologie di AI

      • Machine Learning (ML)
      • Deep Learning (DL)

      Esempi pratici e casi d'uso di ciascuna tecnologia.
      Comprendere le differenze tra AI tradizionale e AI generativa

      • AI Tradizionale
      • AI Generativa
      • Differenze tra GANs, VAEs e Modelli a Diffusione
      • Conoscere le applicazioni e le limitazioni di entrambe le tecnologie.

      Introduzione alle Applicazioni dell'AI nel Business

      • Applicazioni Pratiche: Esempi concreti di applicazioni di AI in vari settori aziendali (Finanza, Sanità e Retail)
      • Automazione dei Processi: Come l'AI può automatizzare attività ripetitive e migliorare l'efficienza.
      • Miglioramento del Servizio Clienti: Uso di chatbot e assistenti virtuali.
      • Analisi Predittiva: Implementazione di modelli predittivi per migliorare le decisioni aziendali.

      Applicazioni Future dell'AI nel Business

      • Innovazioni in Arrivo
      • Impatto delle Tecnologie Emergenti

      AI Act: Una breve Panoramica​

      • Introduzione all'AI Act: Una breve panoramica delle nuove normative sull’AI
      • Implicazioni per le Aziende: Impatti e considerazioni generali per le aziende

      Principali Player dell’AI e le loro soluzioni

      • Aziende Leader nello Sviluppo di AI: Overview dei principali player del mercato (es. Google, Microsoft, IBM, OpenAI).
      • Sistemi e Soluzioni: Analisi comparativa delle soluzioni più efficaci e praticabili offerte da questi player.
    • Lezione 41
      COME REALIZZARE UN PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN AZIENDA

      Large Language Models (LLM) in Locale e su Internet e concetti di Fine Tuning

      • Comprendere i concetti e le applicazioni dei Large Language Models (LLM).
      • Analizzare i vantaggi e gli svantaggi dell'utilizzo di LLM in locale e su Internet.
      • Apprendere tecniche di prompting.
      • Scoprire le nuove funzionalità di GPTs e Assistants.
      • Introdurre il concetto di fine-tuning e le tecniche per migliorare le prestazioni dei modelli AI.
      • Esplorare tecniche pratiche come LoRA e RAG.

      Demo di Assistants, GPTs, LLMs in locale

      • Utilizzare GPTs di OpenAi
      • Utilizzare Assistants OpenAi
      • Llama and Mistral

      Vantaggi e implementazione

      • Comprendere i principali vantaggi economici dell'adozione dell'AI in azienda.
      • Analizzare come l'AI può ridurre i costi operativi e aumentare l'efficienza.
      • Esplorare esempi pratici di implementazione dell'AI per ottenere risparmi.

      Workflow di Implementazione dell'AI nei Processi Aziendali

      • Scoprire come integrare l'AI per trasformare e migliorare i processi aziendali.
      • Ottenere una panoramica chiara e pratica dei passaggi fondamentali per implementare l'AI con successo.
      • Strategie di implementazione: Differenze tra ottimizzazione, accelerazione e trasformazione.
      • Valutazione delle risorse: Identificazione delle risorse e competenze necessarie.
      • Gestione del progetto: Pianificazione, esecuzione e monitoraggio di un progetto AI.
  • INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LE APPLICAZIONI PRATICHE IN FINANCE & CONTROLLING
    COME GOVERNARE I NUOVI PROCESSI DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICI E FINANZIARI DELLE AZIENDE CON IL SUPPORTO E L’INTEGRAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (AI)
    • Lezione 42
      LE APPLICAZIONI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN AMBITO FINANCE & CONTROLLING E LE STRATEGIE DI INTEGRAZIONE CON I PROCESSI AZIENDALI ESISTENTI

      Introduzione all'AI in Finance e Controlling

      • Contesto e importanza dell'AI nel settore della finanza aziendale.

      Cosa si può fare davvero con l'AI in ambito Finance & Controlling?

      • Automazione dei processi: riduzione dei compiti manuali e ripetitivi.
      • Analisi predittiva: migliorare le previsioni economiche e finanziarie.
      • Gestione del rischio: utilizzo dell'AI per la valutazione e gestione del rischio.

      L’Impatto dell’AI sulla finanza aziendale e il controllo di gestione

      • Miglioramento dell'efficienza operativa.
      • Supporto decisionale avanzato.
      • Riduzione dei costi operativi.

      Come l'AI può aiutare il CFO e altre figure di responsabilità

      • Automazione delle attività di routine.
      • Supporto nelle decisioni strategiche.
      • Monitoraggio continuo e reporting in tempo reale.

      Strategia di integrazione dell’AI nei processi aziendali esistenti

      • Valutazione dello stato attuale dei processi.
      • Identificazione delle aree di intervento.
      • Pianificazione e implementazione dell'AI.

      Cosa NON si può fare con l'AI in ambito Finance & Controlling

      • Limitazioni tecniche e compiti che richiedono giudizio umano.
      • Situazioni in cui l'AI non può sostituire l'intervento umano.
    • Lezione 43
      COME L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PUO’ RIDISEGNARE I FLUSSI OPERATIVI E QUALI PROSPETTIVE FUTURE

      Come l'AI può ridisegnare i flussi operativi

      • Ottimizzazione dei processi tramite l'automazione.
      • Integrazione di sistemi aziendali diversi.
      • Progettazione di nuovi flussi di lavoro.

      Prospettive future dell'AI in ambito Finance & Controlling

      • Innovazioni e sviluppi futuri.
      • Nuove applicazioni nel breve e lungo termine.

      Strumenti e applicazioni reali sul mercato

      • Panoramica dei principali strumenti di AI per il Finance e Controlling.
      • Utilizzo di chatbot e assistenti virtuali.
      • Soluzioni software avanzate per l'analisi economico e finanziaria.
  • Modulo: Il CONTROLLO DI GESTIONE PER LE COMMESSE DI PROGETTO - [ NEW ]
    TECNICHE E STRUMENTI DI PROJECT MANAGEMENT
    • Lezione 44
      LE CONOSCENZE DI CONTESTO: CONCETTI FONDAMENTALI DELLA DISCIPLINA DEL PROJECT MANAGEMENT E RUOLO DEL PROJECT MANAGER (PARTE 1)

      PROGETTO, PROJECT MANAGEMENT E PROJECT MANAGER

      • Cosa è un Progetto                                      
      • Il Project Management (PM)                            
      • Le Strutture organizzative e progetti
      • Il Program e Portfolio Management
      • La Governance dei progetti

      I PROCESSI DI PM

      • Avvio                  
      • Pianificazione                 
      • Esecuzione                      
      • Controllo
    • Lezione 45
      LE CONOSCENZE DI CONTESTO: CONCETTI FONDAMENTALI DELLA DISCIPLINA DEL PROJECT MANAGEMENT E RUOLO DEL PROJECT MANAGER (PARTE 2)

      AFFINCHÉ UN PROGETTO ABBIA SUCCESSO

      • Contesto e gestione stakeholder                                         
      • Fasi del progetto (ciclo di vita)                                
      • Criteri di successo del progetto

      MODELLI DI MATURITÀ DI PM

      • Strategia di progetto, requisiti e obiettivi                                          
      • Il responsabile di progetto (Project Manager)                                
      • Modelli di maturità di PM                                         
      • Criteri di valutazione del progetto
    • Lezione 46
      TECNICHE E METODOLOGIE DELLA GESTIONE DI UN PROGETTO

      STRUMENTI PER LA GESTIONE DEI “TEMPI” DI PROGETTO

      • Gestione dell’integrazione di progetto
      • Gestione dell’ambito e dei deliverable di progetto
      • Gestione dei tempi di progetto

      TECNICHE E METODOLOGIE DI GESTIONE DELLE “RISORSE” DI PROGETTO

      • Gestione delle risorse di progetto
      • L'OBS
      • La matrice RAM e RACI
      • Calcolo del carico delle risorse di progetto
      • Livellamento a tempi limitati e a risorse limitate
      • Fast Tracking e Crashing
      • Gestione contrattualistica e acquisti di progetto
      • La gestione del ciclo di vita del contratto
      • Tipologie di gare
      • Tipologie di contratti
      • Claim management di progetto
    • Lezione 47
      GESTIONE DEI “COSTI”, DEI “FLUSSI FINANZIARI”, DEI “RISCHI” E DELLA “QUALITA’” DI PROGETTO E I LORO INDICI DI MISURAZIONE

      TECNICHE E METODOLOGIE DI GESTIONE DEI “COSTI” DI PROGETTO

      • Gestione dei costi di progetto
      • Tipologie di costi di progetto
      • Budget di progetto
      • Gestione finanziaria di progetto
      • Ricavi di progetto

      IL “CASH FLOW” DI PROGETTO

      • Cash Flow di progetto
      • PEF di progetto
      • Gestione delle configurazioni
      • Capital budgeting di progetto

      GLI “INDICATORI DI PERFORMANCE” DI PROGETTO

      • Valutazione dell’avanzamento di progetto
      • Planned Value
      • Actual Cost
      • Earned Value
      • Cost Variance e Schedule Variance
      • Cost Performance Index e Schedule Performance Index
      • EAC e ETC

      TECNICHE E METODOLOGIE DI GESTIONE DEI “RISCHI” E DELLA “QUALITÀ” DI PROGETTO

      • Gestione dei Rischi                                      
      • Processi di gestione dei rischi di progetto                                         
      • Livello dei rischi di progetto e la matrice impatto - probabilità                                 
      • Monitoraggio e controllo dei rischi                                       
      • Azioni preventive e correttive e le risposte ai rischi di progetto                                             
      • Gestione delle informazioni e della documentazione di progetto                                         
      • Gestione della qualità di progetto                                        
      • Standard e normative
    • Lezione 48
      LA FIGURA DEL PROJECT MANAGER: ATTESTAZIONE, CERTIFICAZIONE E SOFT SKILL RICHIESTE

      LE SOFT SKILL PER UN PROJECT MANAGER

      • Comunicazione
      • Leadership
      • Motivazione e orientamento al risultato
      • Team working e team building
      • Conflitti e crisi
      • Problem solving
      • Etica

      ATTESTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROJECT MANAGER

      • Il project manager professionista
      • Attestazione e certificazioni
      • Approfondimento sul PMO
    • Lezione 49
      ESERCITAZIONI E VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO

      VERIFICA APPRENDIMENTO

      • Esercitazione carico risorse
      • Esercitazione avanzamento progetto Earned Value
      • Verifiche SW Project Libre
      • Verifica apprendimento

      ESERCITAZIONI DI VERIFICA APPRENDIMENTO FINALE
      Esercitazioni e Verifica apprendimento

Per esigenze di natura organizzativa e didattica, la Scuola si riserva la facoltà di rinviare, di modificare, così come di spostare le date delle lezioni rispetto al calendario inizialmente prestabilito. Inoltre, si riserva il diritto di modificare in ogni momento i contenuti, dei programmi ed il corpo docente al fine di perseguire miglioramenti didattici in linea con i cambiamenti di mercato e le subentrate esigenze organizzative.