Il discorso sugli accreditamenti nel settore della formazione è piuttosto articolato; proviamo a fare ordine per facilitare i lettori nel complesso compito di orientarsi.
In primo luogo occorre avere ben chiaro a cosa si fa riferimento quando si parla di ‘accreditamenti’: alla struttura (istituzione, scuola o business school, che dir si voglia), oppure al master/corso?
Si tratta di una distinzione molto importante perchè se si fa riferimento al soggetto erogante – istituzione, business school… – bisogna fare attenzione a non confondere tra ‘accreditamento della struttura’ (che organizza gli eventi di formazione) rispetto alla sua ‘ammissione come socio’ (fondatore, sostenitore, ordinario, ecc…. a seconda delle diverse categorie riconosciute dallo statuto) in una delle associazioni aventi come finalità la certificazione della formazione.
Svariate sono le Associazioni, più o meno prestigiose, che sono impegnate (soprattutto in ambito economico-aziendale) nel processo di valutazione per l’accreditamento delle strutture formative e dei loro master/corsi.
 
In ambito internazionale abbiamo: l’EFMD (European Foundation for Management Development) che ha sviluppato Equis (European quality improvement system) – che accredita l’offerta complessiva di un ente di formazione – e Epas – che certifica invece il singolo master/corso; l’Association of MBAs con la certificazione Amba che promuove a livello internazionale gli interessi di studenti e diplomati Mba, l’AACSB (The Association to Advance Collegiate Schools of Business) che rilascia la certificazione di più alto standard qualitativo su scala mondiale, l’EABIS (The European Academy of Business in Society).
Nel complesso, risultano essere pochissime le strutture formative italiane che godono del privilegio di essere state ammesse, nella veste di soci, in qualcuna di queste associazioni internazionali o di vantare l’accreditamento dei loro master/corsi in una delle sigle sopra riportate.

Probabilmente più utile per i nostri lettori è una rassegna delle associazioni che operano in ambito nazionale; citiamo tra queste S.F.C. (Sistemi Formativi Confindustria), Assoconsult e Cestor (Centro Studi Orientamento) e soprattutto l’Asfor (Associazione Italiana per la Formazione Professionale), che è senz'altro l'associazione di maggior prestigio.

Ne consegue che alcune istituzioni si pregiano di pubblicizzare sulla home page dei loro siti (oltre che su tutti gli altri strumenti di comunicazione relativi alla loro offerta formativa) il titolo di ‘socio Asforoppure l‘accreditamento ottenuto dall’associazione stessa per i loro master.

Ma questa è garanzia sufficiente rispetto alla qualità dei loro prodotti, siano questi Master o Corsi?

Per capire meglio questa situazione complessa occorre anzitutto partire da un assunto: la semplice condizione di soci Asfor non implica assolutamente il fatto che l’istituzione formativa in questione abbia anche ottenuto dalla stessa associazione l’accreditamento di tutti i suoi master e corsi. Anzi l’ente in questione potrebbe addirittura non aver ottenuto nessun accreditamento ai suoi programmi formativi, ma semplicemente esserne ammessa come socio. Come è possibile? Semplice: le due procedure – quella per diventare soci Asfor e quella per ottenere l’accreditamento dei master e corsi – sono caratterizzate da due percorsi di valutazione differenti.

 
Naturalmente, questa condizione può trarre in inganno al momento della scelta di un percorso formativo: l’ignaro potenziale corsista, vedendo promosso il brand Asfor sul sito della Scuola (o su altro materiale pubblicitario dell'Ente), potrebbe essere indotto a scegliere il prodotto formativo promosso dalla struttura socia Asfor anziché quello di un’altra organizzazione esterna all’associazione ufficiale, anche se entrambi i prodotti formativi (master o corso) non sono stati accreditati. 
Corre quindi l’obbligo di chiarire e rafforzare un concetto in verità semplice: non sempre la presenza di una istituzione associata all’Asfor rappresenta elemento di garanzia della qualità di un master o di un corso, e le procedure istituite dall’Asfor per accogliere la domanda di ammissione di nuovi soci  (come ben specificato nel Regolamento interno dell’associazione) presentano evidenti limiti di trasparenza per il mercato.
Suggeriamo quindi ai nostri lettori di fare le proprie valutazioni comparative tra le offerte basandosi anche su elementi più oggettivi (come i programmi, la qualità dei docenti e del comitato scientifico, la durata delle lezioni, il numero delle esercitazioni, il placement, ecc.) che non la sola appartenenza della scuola all'Asfor.

 
Vediamo alcuni esempi:
1. Manca completamente ogni tipo di pubblicizzazione, sul sito Asfordelle diverse fasi del processo di valutazione che segue il Consiglio Direttivo dell’associazione per ogni nuova richiesta di ammissione avanzata da un’Istituzione formativa; in assenza di questa informazione non si ha percezione dei criteri di valutazione adottati a tal riguardo dal Consiglio Direttivo e nemmeno quali sono le istituzioni che hanno fatto domanda e per le quali sia stata accolta, sospesa o rifiutata l’adesione.
2. Asfor richiede all’ente o all’istituzione che si candidano a diventare soci – tramite una ‘scheda di informazione’, una ‘scheda riepilogativa’, un ‘questionario di rilevazione’ e una ‘documentazione di appoggio’ – la descrizione degli elementi validi per la procedura di valutazione della qualità (tecnica, professionale, economica, ecc…) dei servizi erogati, ma poi non risulta attrezzata per procedere effettivamente ad un sistema di controllo e verifica ispettiva periodico (continuo e non occasionale) sulla congruità delle caratteristiche dichiarate nonostante l’associazione abbia anche istituito un ‘Codice etico’ con tanto di comitato dei garanti. Nel particolare, va anche rilevato che all’interno del ‘questionario riservato agli Enti/Istituzioni e Società che si candidano a diventare Soci ASFOR’ si sono alcuni aspetti senz’altro meritevoli di controlli successivi. Ad esempio, se l’ente in questione  svolge realmente attività di ‘placement (come eventualmente dichiarato nel questionario), se la percentuale indicata come ‘placement’ è stata calcolata al netto degli stage (non è chiaro dopo quanti mesi, dal completamento degli eventi formativi, la scuola dovrebbe compiere questa rilevazione), se vengono adottati metodi di verifica/valutazione degli eventi formativi(eventualmente con quali strumenti e dopo quanto tempo vengono effettuati i follow-up), se l’ente in questione è ritenuto credibile sul mercato dal punto di vista economico-finanziario, oltre che nella gestione ed erogazione dei servizi formativi. Ma l’elenco potrebbe continuare.
Gli ultimi due aspetti, in particolare, evidenziano che la serietà e la correttezza deontologica di una organizzazione (soprattutto della formazione) si manifestano anche dalla modalità con cui opera nella gestione finanziaria (valido esempio è quello del non ritardo nel pagamento di fornitori e docenti) e nel rispetto della puntualità dei servizi promessi dalla comunicazione istituzionale.
3. Altro elemento importante, nell’ambito della richiesta di associazione ad Asfor, è che la documentazione relativa sia corredata anche da due lettere d’appoggio/presentazione sottoscritte da soci (ordinari o sostenitori) che preferibilmente operanti nella stessa area territoriale. E qui risulta chiara la possibile difficoltà che potrebbe incontrare un’organizzazione formativa ‘emergente’, essendo interesse evidente degli altri soci Asfor (soprattutto quelli operanti nello stesso territorio) di mantenere un controllo il più possibile esclusivo rispetto al mercato della formazione, anche impedendo ad altri competitor la possibilità di fregiarsi del titolo ‘socio ASFOR’ sulla loro comunicazione istituzionale.
4. Infine, non è garantita nessuna trasparenza sulle modalità con le quali il Consiglio Direttivo, in piena autonomia (ai sensi dell’articolo 4 e 6 dello statuto interno) delibera in merito all’accoglimento della domanda di ammissione.
 
Da tutto questo appare evidente che potrebbero essere promossi master o corsi di qualità eccellente anche se l’organizzazione che li propone non risulta essere associata all’Asfor; un dato questo capace di alimentare molta confusione rispetto a qualsiasi scelta possibile, visto che la presenza di una istituzione nell’elenco dei soci non rappresenta di per sè elemento di garanzia e qualità rispetto agli eventi formativi proposti.
Diverso è il caso se l’accreditamento Asfor è rilasciato sul singolo Master.
Ulteriori informazioni sono contenute nel post: "Asfor, ovvero come qualificare l'offerta di formazione manageriale".