La confusione tout court sul corretto significato del termine ”Master” in uso nel nostro Paese favorisce senz’altro il proliferare di situazioni da autentico sottobosco capaci soltanto di generare mancanza di chiarezza, a esclusivo detrimento di chi invece dovrebbe poterne usufruire al meglio. Non stiamo parlando solo di studenti neolaureati, ma anche di tutti coloro che desiderano poter accedere ad un corso  davvero degno di questo nome nel modo più funzionale e – in prospettiva – utile ai fini della proprio carriera. E’ quindi senz’altro importante qui specificare che parlando di Master, in Italia,  ne esistono due tipologie: i Master Universitari e i Master non Universitari. Vediamo insieme, nel particolare, le differenti caratteristiche che li contraddistinguono.

Master Universitari
Per Master Universitario si intende un titolo di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente (una volta conseguita, la qualifica non scade e non può essere revocata) e ricorrente (è possibile nel corso della propria carriera, specializzarsi attraverso più Master).
Questi tipi di Master – regolati con decreto ministeriale n° 509 del 3 novembre 1999 – sono gli unici che rilasciano un titolo di studio legalmente riconosciuto anche all’estero.
Si tratta di corsi che durano come minimo un anno e comportano il maturare di almeno 60 ECTS; la loro frequenza li rende incompatibili con altri percorsi di studio di qualsiasi livello: corsi di laurea, laurea specialistica, scuole di specializzazione, corsi di dottorato o altri master.

I Master Universitari, inoltre, si distinguono in:

Master di primo livello: vi si può accedere a seguito del conseguimento di una Laurea Triennale (un caso a parte è quello rappresentato dalle lauree quadriennali pre-riforma, con cui si possono frequentare sia i Master di primo che quelli di secondo livello). Rispetto alla laurea specialistica questi corsi durano la metà e comportano senz’altro maggiori contatti con il mondo del lavoro grazie agli stage che ne sono conseguenza. Inoltre, possono fornire crediti utili per integrare o sostituire gli esami dei piani di studio delle Lauree Specialistiche, sempre a discrezione della singola facoltà.

Master di secondo livello: per accedervi è necessario essere già in possesso di una Laurea Specialistica (anche qui l’eccezione è rappresentata dalle lauree quadriennali pre-riforma, grazie alle quali si possono frequentare sia i Master di primo livello che quelli di  secondo). Rispetto ai Master di primo livello, quelli di secondo richiedono un processo di selezione più rigoroso. Lo scopo è quello di creare figure altamente professionali che rispondano alle esigenze reali di imprese o pubbliche istituzioni.

Master non Universitari
I Master non Universitari sono gestiti autonomamente da enti privati o pubblici e non rilasciano un titolo di studio legalmente riconosciuto. Molti sono erogati da enti di comprovata qualità e sono in grado di fornire skills immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Molti altri enti, invece, non sono nella condizione di garantirlo. Quindi, si può affermare che il termine Master, in Italia, è utilizzato da centinaia di soggetti privati che promuovono corsi di specializzazione, e che non potendo godere di norme specifiche precise, in questa categoria rientrano corsi che differiscono sia per costi che per offerta formativa. Quindi sul mercato sono disponibili master molto prestigiosi ma anche corsi di brevissima durata, oppure master promossi da enti pubblici e altri ancora gestiti direttamente dalle aziende. Da tutto ciò si desume che balza agli occhi come il termine Master venga utilizzato spesso in maniera impropria: essendo stato in pratica “rubato” alle prestigiose Università inglesi ed americane, richiama nel nostro immaginario un titolo dal grande appeal. Ed è anche per questo che quando si cercano informazioni su possibili Master da frequentare è facilissimo imbattersi in corsi caratterizzati da titoli altisonanti, spesso infarciti di parole straniere dietro i quali magari si può nascondere un percorso brevissimo (anche di pochi giorni), un programma didattico scarsamente specialistico, un corpo docente particolarmente scarno.