In un momento storico in cui i tassi di disoccupazione sono alle stelle, e le imprese italiane sono – loro malgrado – più occupate a ristrutturarsi per superare la crisi piuttosto che ad inserire nuove risorse nell’organico, rendere il proprio profilo ed il proprio Curriculum Vitae il più possibile competitivi ed adeguati alle necessità del mercato del lavoro è uno step imprescindibile, specie per chi è in cerca di un primo inserimento.

Per rendere il proprio profilo più competitivo, la scelta di seguire un Master o un percorso di alta formazione è senz’altro oggi più che mai consigliata ed opportuna. In questo modo acquisiamo un know-how pratico, aggiornato rispetto a quanto studiato all’Università, e tagliato per aderire perfettamente alle esigenze del mercato delle aziende.

Ma come si fa, poi, a comunicare che si è in possesso di tali competenze? Se, da una parte, l’Ufficio Placement collegato al Master che abbiamo frequentato si occuperà di ricercare delle opportunità per noi, e veicolare le nostre candidature attraverso una corsia preferenziale, è pur vero che ciascun giovane continuerà la propria ricerca autonoma di un’occupazione il più possibile vicina ai propri interessi e, magari, anche ai propri luoghi.

In che modo?

Soffermiamoci dunque un attimo sulla modalità più consueta di ricerca della prima occupazione: l’autocandidatura.

Che sia una candidatura spontanea, o la risposta ad un annuncio di lavoro, o la registrazione ad un portale dedicato al recruiting, la prima azione sarà quella di redigere o aggiornare il proprio Curriculum Vitae. Semplice, no?

No, non è semplice. Il Curriculum è il biglietto da visita di chi si presenta ad un’azienda; un CV inadeguato rappresenta, in genere, il primo ma anche l’ultimo atto dell’autocandidatura: alla ricezione di un CV mal redatto non seguirà una telefonata, né un colloquio conoscitivo, tantomeno una manifestazione di interesse dell’azienda per il profilo proposto!

Viceversa, un Curriculum ben scritto dà molte più possibilità di passare allo step successivo: il processo di Selezione.

E’ dunque doveroso, da parte degli Uffici Placement delle Business School, dare un supporto fattivo al perfezionamento dei CV dei corsisti uscenti, consentendo loro di evitare gli errori più comuni (molto comuni!) e presentarsi al meglio. Un CV efficace faciliterà il lavoro dell’Ufficio Placement stesso e, soprattutto, metterà i giovani in condizione di veicolare la propria autocandidatura nella maniera più proficua possibile, moltiplicando le chances di “colpire il bersaglio”… poichè ciò che ciascuno sceglie per se stesso è sempre più calzante di qualsiasi alternativa, seppur eccellente, identificata da altri.