A cura di Margherita Minoretti, Ethic Intent Partner e Kazuo Inumaru, Ethic Intent Founding Partner

Premessa

Ha suscitato molto scalpore la recente notizia circolata sui social e la stampa del mondo occidentale relativa ad un movimento di larghe proporzioni definito “The Great Resignation”. In sostanza, molti giovani professionisti sembrano non voler più accettare di lavorare in contesti non apprezzati dal punto di vista valoriale, posti di lavoro connotati da ambienti tossici sotto il profilo delle relazioni umane e delle aspettative di carriera improntate al solo profitto.

La pandemia ha certamente portato alla luce le pulsioni verso una più attenta realizzazione del sé e della propria e altrui salute non solo fisica ma anche mentale.

A ciò si aggiunga il costante senso di precarietà ed incertezza in parte dovuto ai continui cambiamenti legati alle conoscenze ed alle precauzioni imposte dal Covid, in parte all’accelerazioni delle dinamiche competitive globali.

Molti talenti professionali sembrano così manifestare il bisogno di recuperare una prospettiva ancorata nella visuale umanistica che dagli antichi greci ad oggi si basa sia sulla scienza che su un modello di uomo come il canone orientale ed occidentale ci trasmette.

L’innovazione fine a se stessa, capace solo di rendere più efficienti gli attuali business o aprire nuovi mercati senza peraltro riempirli di significato, appare come un inutile esercizio di consumo di energie, anche mentali.

La spinta al cambiamento oggi passa dunque per un approccio “sferico” al business, in cui l’etica e l’attenzione al sistema di valori sono strutturali alla strategia competitiva, favorendo così una piena espressione umana nel lavoro e nelle sue dinamiche.

Manager e responsabili aziendali possono oggi selezionare opportunità formative che, mentre gettano le basi per la gestione dei percorsi di innovazione in ambito industry 4.0, permettano anche l’acquisizione della capacità di discernere le proposte valide e di dominare le nuove tecnologie per traguardare gli obiettivi aziendali e personali.

La base etica

Le aziende dunque devono innovare a tutto tondo creando nuovo valore condiviso, assecondando e sviluppando un approccio etico. Ma cos’è l’etica sociale di cui parliamo?

L'etica (dal greco “Ethos”, comportamento, abitudine) è l’insieme delle norme non scritte che regola i rapporti interpersonali considerati corretti dalle controparti coinvolte; è indispensabile per generare la fiducia reciproca senza la quale non è possibile istituire collaborazioni durature tra individui o gruppi di individui.

Possiamo dire che dinamiche negoziali o transattive prive di etica possono dar luogo solo a immediati risultati effimeri che non permettono la costruzione di una curva di apprendimento e di un sostanziale vantaggio competitivo.

Una logica degli affari improntata ad una visione di breve periodo produce infatti pesanti distorsioni e conseguenze potenzialmente irreversibili: la manifestazione più evidente ed urgente è la sostenibilità del pianeta, tema intimamente collegato all’approccio etico.

In questa direzione, del resto, si sono mosse le maggiori istituzioni economiche occidentali.

In particolare, l’Europa ci spinge a tutelare il pianeta ed il nostro sistema di valori attraverso l’attuazione di un percorso virtuoso di eticità aziendale, che si sostanzia nell’implementazione di politiche ESG (vedi gli indirizzi del PNRR); anche la Round Table degli imprenditori americani ha dichiarato nel 2019 che il profitto per gli azionisti delle imprese non doveva più essere l’unico scopo delle aziende e che altri stakeholders dovevano entrare nella considerazione dei dirigenti: i dipendenti, i clienti, i fornitori ed il territorio in cui l’azienda opera. Il fondo di investimenti Black Rock invita le aziende a considerare questi altri stakeholders nelle strategie aziendali e sono sempre più le aziende che tentano di rispondere alle richieste da parte dei giovani di avere uno scopo sociale oltre al profitto come obiettivo dell’azienda. La volontà dei proprietari e dirigenti nel trovare una chiara enunciazione dello scopo (Purpose) diventa importante.

La formazione sulle Tecnologie 4.0 arricchita dall’approccio etico applicato ai processi aziendali e alle relazioni umane quando si fa innovazione consente di allargare la visione di business alle indicazioni che ci giungono dalle istituzioni e dalle spinte culturali che ci circondano, incorporando anche gli insegnamenti e le suggestioni che possono essere colti dal mondo orientale; infatti, se da un lato l'Occidente ha il merito di aver dato origine all'industrializzazione, ha moltiplicato l'efficienza e la popolazione sostenibile con la sua produzione, dall’altro ha poi prodotto contemporaneamente l’inquinamento e la mutazione climatica.

L'Oriente, per contro, ha aziende vecchie di secoli, ma organizzate secondo una diversa filosofia, in cui la creazione di ricchezza non era la priorità. Nei casi migliori la ricerca del profitto si accompagnava alla creazione di capitale sociale e conoscitivo.

Ad esempio, in Giappone nella regione di Omi (odierna prefetture di Shiga) già nel XVIII secolo i mercanti (Omi Shonin) si ripromettevano di fare il bene non solo di chi compra e di chi vende, ma anche del territorio in cui i due vivono o operano.

Oltre ad un solido sguardo internazionale sulle strategie etiche adottabili e sui fondamenti di pensiero che permettano ai professionisti e manager di impadronirsi della vision allargata necessaria per affrontare sfide complesse, Ethic Intent e CSMT propongono in questo corso una serie di strumenti utili a generare idee e progetti e soprattutto a condividerli con il resto dell’azienda, rendendoli praticabili e adottabili, e contribuendo così alla creazione di un valore condiviso e fonte di reale vantaggio competitivo.

Infine, ma non per ultimo, occorre sottolineare come la declinazione del PNRR segua di fatto l’indirizzo europeo di sviluppo dei fattori ESG, Environmental Social Governamental, e richieda un’alfabetizzazione concreta su linguaggi, strumenti, dinamiche necessarie per incorporare tali approcci nel business.

La ricerca di un modo collettivo e transnazionale per contribuire alla sostenibilità del pianeta e al benessere dell’essere umano parte dall’innovazione degli individui ma soprattutto delle imprese nel progettare e costruire iniziative e strategie etiche.

Ultima modifica il 15/02/2022