A cura dell'Avv. Stefano Rossi, Senior Associate di EXP Legal 

La Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si pone l’obiettivo di dare un impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività del Sistema Paese.

Oltre verso settori chiave quali innovazione digitalizzazione, gli investimenti di cui alla Missione 1 saranno indirizzati alla promozione dello sviluppo e della competitività delle imprese sui mercati internazionali, anche mediante il ricorso a forme di finanziamento alternative (Missione 1 - Componente 2). 

Nello specifico, dei 28,89 miliardi di euro destinati al finanziamento della M1C2, solo 1,95 miliardi di euro sono destinati alle politiche di filiera e internazionalizzazione:

I principali interventi di sostegno saranno programmati in favore delle piccole e medie imprese, elemento fondante del tessuto produttivo italiano. 

Il Piano, premesso che "[...] Molti settori d’eccellenza del Made in Italy sono oggi caratterizzati da una forte incidenza di micro e piccole imprese" e che "quest’ultime rappresentano quasi il 70 per cento del valore aggiunto industriale non-finanziario e l'80 per cento della forza lavoro", fotografa la frammentazione e le ridotte dimensioni di tale tessuto imprenditoriale che ha portato, nel lungo periodo, a problemi di competitività, "soprattutto nei settori dove sono maggiormente rilevanti le economie di scala e la capacità di investimento". 

A ciò va aggiunto l'impatto economico della recente crisi che ha determinato situazioni di grave tensione patrimoniale e finanziaria in molte società, specie nelle PMI, con conseguenti potenziali impatti sulle filiere produttive: "molti produttori dipendono infatti da un elevato numero di fornitori e sub-fornitori di piccole dimensioni, non immediatamente sostituibili". 

Gli interventi, dunque, di sostegno alle PMI riguarderanno l’internazionalizzazione, per favorire la diffusione del Made in Italy all’estero, e il rafforzamento delle filiere produttive più innovative/strategiche (Investimento n. 5).

Due, in particolare, le sub-misure delineate:

  • Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST;
  • Competitività e resilienza delle filiere produttive.

Di seguito, ci soffermeremo sulla misura n. 1).

Il primo intervento "si pone l’obiettivo di sostenere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, agendo sui servizi offerti dal Fondo introdotto con la legge 394/81 e gestito da SIMEST che eroga contributi e prestiti agevolati a imprese italiane operanti sui mercati esteri" (mercati UE inclusi). 

Le risorse finanziarie disponibili per il fondo vengono, dunque, ampliate (anche se si sarebbe potuto fare di più) lasciando a SIMEST la gestione delle procedure necessarie affinché l’intervento sia pienamente operativo una volta ricevute le risorse del PNRR.

Ad oggi (fonte sito SMEST), gli strumenti finanziari disponibili per le PMI sono suddivisi in due categorie: (i) Finanziamenti Agevolati a valere sulle risorse del PNRR – NextGenerationEU e (ii) Finanziamenti Agevolati e misure straordinarie per il comparto fieristico.

Quanto alla prima categoria, che interessa il mondo delle PMI esportatrici, sarà possibile presentare una sola domanda per uno dei seguenti strumenti finanziati con le risorse del PNRR:

1. Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI con vocazione internazionale

Dedicato alle sole PMI italiane, costituite in forma di società di capitali e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi, è un finanziamento a tasso agevolato in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondoperduto in regime di “Temporary Framework". Il suo obiettivo è sostenere gli investimenti volti a favorire la Transizione Digitale (almeno il 50% del totale del finanziamento) ed Ecologica delle PMI e promuoverne la competitività sui mercati esteri. Importo massimo finanziabile: fino a € 300.000, ma comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa. Quota massima a fondo perduto: fino al 40% per le PMI del Sud (i), fino al 25% per le restanti PMI. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa in ogni caso nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Framework per impresa. Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

2. Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema 

Dedicato alle sole PMI italiane, che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno un bilancio relativo a un esercizio completo, anch’esso è un finanziamento a tasso agevolato in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondo perduto in regime di “Temporary Framework". Il suo obiettivo è sostenere la partecipazione a un singolo evento di carattere internazionale, anche virtuale tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia, attraverso l’erogazione di un finanziamento destinato per almeno il 30% a spese digitali connesse al progetto. Tale vincolo non si applica nel caso in cui l’evento internazionale riguardi tematiche ecologiche o digitali. Importo massimo finanziabile: fino a € 150.000, ma comunque non superiore al 15% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato e depositato dall’impresa. Quota massima a fondo perduto: fino al 40% per le PMI del Sud (i), fino al 25% per le restanti PMI. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa in ogni caso nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Framework per impresa. Durata del finanziamento: 4 anni, di cui 1 di pre-ammortamento.

3. Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (E-commerce) 

Dedicato alle sole PMI italiane, costituite in forma di società di capitali e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi, è un finanziamento a tasso agevolato in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondo perduto in regime di “Temporary Framework”, destinato alla realizzazione di un progetto di investimento digitale per la creazione o miglioramento di una piattaforma e-commerce di proprietà (dedicata) o l'accesso ad una piattaforma di terzi (market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. Importo massimo finanziabile

  • Per una piattaforma propria: fino a € 300.000 e comunque non superiore al 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa
  • Per una piattaforma di terzi: fino a € 200.000 e comunque non superiore al 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa 

Importo minimo pari a € 10.000. Quota massima a fondo perduto: fino al 40% per le PMI del Sud (i), fino al 25% per le restanti PMI. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa in ogni caso nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Framework per impresa. Durata del finanziamento: 4 anni, di cui 1 di pre-ammortamento.

Ad oggi, le risorse sono ancora ampiamente disponibili e sarà possibile presentare le domande di finanziamento fino al 31 maggio 2022.

Per maggiori dettagli si rinvia al sito https://www.simest.it.

Ultima modifica il 28/01/2022