Ogni azienda crea un proprio “Modello di business”, che indica in che modo l’azienda intende creare valore per i clienti e realizzare profitto. Per essere efficace è importante che la funzione RU dialoghi con i manager in modo da fornire input sul piano strategico, sul piano del personale in merito alla capacità di implementare le skills.

A cura del Dott. Annechini Corrado, della Dott.ssa Conte Elena e della Dott.ssa Fiorini Eva, partecipanti dell'Executive Master in Risorse Umane, dell'Executive Master in Direzione del Personale e dell'Executive Master in HR Psicologi


Un business che mira al successo deve anche partire dalla cura della risorsa più preziosa: le capacità personali dei membri del team” (Il capitale umano: il segreto per un business di successo).

Per definizione, lo sviluppo del business è l’unione di diverse tecniche per accrescere e sviluppare un’azienda. E’ un’attività multidisciplinare i cui strumenti principali sono una combinazione di analisi strategica, marketing e vendite. Ogni azienda crea un proprio “Modello di business”, che indica in che modo l’azienda intende creare valore per i clienti e realizzare profitto.


Per essere efficace è importante che la funzione RU dialoghi con i manager in modo da fornire input sul piano strategico, sul piano del personale in merito alla capacità di implementare le skills. E’ essenziale avere conoscenza specifica degli obiettivi strategici dell’azienda, e conoscere quali sono le  competenze necessarie per raggiungerli. La funzione RU deve sviluppare programmi di formazione per garantire che i dipendenti abbiano queste competenze, comportamenti e atteggiamenti (Gestione delle risorse umane, 2019).

È bene tenere sempre presente che il punto di forza di un’azienda, e ciò che la differenzia dalle altre e le conferisce vantaggio competitivo, non è il prodotto o il servizio che offre sul mercato, ma le persone che vi lavorano, e quello che desiderano queste persone è avere la possibilità di uno sviluppo professionale” (La crescita professionale come strumento di competitività in azienda).

Le attività di formazione e sviluppo non devono essere:

limitate alla sola fase di onboarding, ma vanno rimodulate durante tutto l’arco della carriera professionale. Si parla dunque di lifelong learning quale processo di apprendimento continuo personale, formale (attuato negli istituti deputati alla formazione) o non formale (svolto sul luogo di lavoro o altrove), volto a migliorare lo sviluppo di competenze, conoscenze e capacità” (La crescita professionale come strumento di competitività in azienda).

“Fare formazione in azienda ha molti risvolti positivi per l’impresa che vede crescere la produttività, grazie all’aumento delle competenze dei singoli e dei team” (Formazione aziendale e crescita del business; un legame sempre più stretto).

In letteratura numerose ricerche hanno dimostrato come i programmi di sviluppo portino il dipendente, non solo, a raggiungere il massimo potenziale professionale ed a sentirsi più coinvolto nella mission aziendale, ma favoriscano anche l’employeer engagement, ossia l’aumento delle possibilità che il dipendente non sia interessato ad altre opportunità lavorative.  

Oggi, quando si parla di competenze, ci si riferisce soprattutto alle soft skills, ossia le competenze trasversali personali del singolo. In questo periodo di cambiamento, in cui la digitalizzazione ha preso piede, facendo da padrone, i manager puntano a sviluppare il potenziale delle risorse interne, puntando non solo a competenze tradizionali, ma anche a digital soft skills come, per esempio, la virtual communication, la digital collaboration o la digital privacy (La crescita professionale come strumento di competitività in azienda).


In quest’ottica, è chiaro che:

cresce anche la competitività, vista la capacità di stare al passo con i cambiamenti tecnologici e di mercato, con effetti positivi anche sulla comprensione degli obiettivi dell’azienda da parte dei dipendenti, ai quali vengono forniti i giusti strumenti per una corretta visione d’insieme. E’  importante fare formazione aziendale, bisogna però capire come farla, ovvero come costruire un percorso “su misura” per ogni realtà imprenditoriale” (Formazione aziendale e crescita del business; un legame sempre più stretto).

Ricerche attuali dimostrano che gli interventi personalizzati, basati sulle singole specifiche personali esigenze funzionano molto meglio. Hanno risultati più concreti e di lunga durata” (Gestione del tempo: trasformare la giornata in una giornata efficiente). 

Dunque, vi è da parte delle aziende l’esigenza di guidare la crescita del lavoratore, sviluppare il potenziale talento, in modo da incrementare l’engagement, migliorare le performance e trattenere i migliori talenti in azienda. Di conseguenza i manager cercano sempre più spesso la figura del coach aziendale, in quanto il coaching, insieme al mentoring e al counselling, sono metodi di training utilizzati nei programmi di formazione e sviluppo. Tuttavia, il suo approccio cambia rispetto agli altri metodi, in quanto è maggiormente mirato a far emergere le potenzialità degli individui (Coaching Aziendale cosa significa e perché è utile).

John Witmore, uno dei padri fondatori del coaching, lo definisce come uno strumento volto a “liberare il potenziale delle persone per massimizzare la loro performance” (Coaching aziendale, cos'è e a cosa serve?).

Il Coaching Aziendale rappresenta, dunque, un’attività di formazione nella quale il coach può offrire informazioni o consigli per implementare le competenze e le abilità, per migliorare la performance lavorativa e raggiungere risultati concreti. Tale processo permette, dunque, di:

migliorare l’ambiente di lavoro, accrescere la motivazione del personale, formare nuovi manager e rendere le persone responsabili nel proprio ruolo, imparando ad utilizzare al meglio i propri talenti e le proprie abilità” (Business Coaching aziendale. Cosa significa? | Be one Lab).

È, quindi, possibile notare il passaggio da una leadership direttiva ad una più partecipativa e, l’emergere di un nuovo paradigma quale è il “Manager as Coach”, ossia, come un leader in grado di utilizzare quelle competenze tipiche del coaching per “coinvolgere, motivare e far crescere le proprie persone” (Coaching aziendale, cos'è e a cosa serve?).


Secondo la ricerca internazionale “Global HR”, che CoachHub, piattaforma leader mondiale per il coaching digitale, ha condotto su 21 paesi compresa l’Italia, nel 2022 le aziende italiane hanno intenzione di investire in formazione e sviluppo dei talenti, supportando il dipendente nel fargli acquisire nuove soft skills attraverso programmi di coaching individuale, al fine di evitare il rischio di stress da lavoro e favorendo il benessere.
 

“Dalla ricerca in generale emerge una forte attenzione a investire sulle risorse interne attraverso programmi mirati all’acquisizione di nuovi approcci e competenze tecniche”, ha commentato Alessandro Verrini, VP of Sales S. EMEA, LATAM, MEA di CoachHub. “La sfida per il 2022 per i responsabili delle Risorse Umane sarà quella di aiutare concretamente i team nell’aumentare la produttività aziendale e questo sarà possibile solo se si riuscirà a fare emergere il pieno potenziale dei singoli talenti,  in un quadro in cui competenze comportamentali e nuovi approcci al lavoro possono garantire un ritorno dell’investimento aziendale” (Risorse umane e trend per il 2022. Le aziende italiane investiranno sempre più in formazione e sviluppo dei talenti | Il corriere della sicurezza).

La crescita professionale e la crescita personale, sono due dimensioni che si intersecano tra loro, in quanto entrambe hanno implicazioni positive che si riflettono anche sul piano psicologico, perché un dipendente che vede nel proprio contesto lavorativo opportunità di crescita, che sente soddisfatti i propri bisogni, che si sente valorizzato e parte integrante dell’azienda, è un dipendente motivato e propositivo. Questo è uno dei fattori che contribuiscono al benessere organizzativo, definito da Avallone e Bonaretti (2003) come:

“la  capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione o ruolo”. 

I programmi di welfare aziendale rappresentano uno strumento efficace per le aziende che mirano a supportare il work life balance, inteso come “la capacità di bilanciare in modo equilibrato la vita professionale e la vita privata” (Work-life balance: cos’è e come si raggiunge l’equilibrio tra vita professionale e vita privata), al fine di promuovere il benessere aziendale, in quanto si riflette sulla produttività e sulla crescita del business (Il benessere aziendale migliora la produttività - JOL). 


Studi recenti evidenziano come l’ambiente aziendale impatta sulla salute e sulla produttività dei dipendenti, influenzando sia le loro performance e sia la qualità dei risultati. Imprenditori visionari hanno già capito che il percorso di crescita costante è lo sviluppo, su più fronti, dei dipendenti”. Si è visto che per fare ciò è necessario che le organizzazioni seguano due percorsi paralleli, creando da una parte politiche che sostengono i dipendenti professionalmente e dall’altra, dirigere i loro sforzi per promuovere la salute fisica e mentale (Impara i segreti delle aziende che hanno cura del benessere dei loro dipendenti).

Possiamo affermare, dunque, che:

Le società in linea con il mercato e sensibili ai cambiamenti nel mondo aziendale sono già consapevoli che è impossibile garantire un business di qualità senza investire nella qualità della vita dei dipendenti” (Impara i segreti delle aziende che hanno cura del benessere dei loro dipendenti). 

“Ciò che distingue un'azienda eccellente da una mediocre è la propria evoluzione interna” (Coaching Aziendale cosa significa e perché è utile).

Evoluzione che è possibile solo se i dipendenti e l’azienda hanno il giusto growth mindset, ossia “la mentalità tipica di una persona che sa di poter coltivare le sue qualità di base attraverso un mix di impegno, strategia e aiuto da parte degli altri” (Dweck C.S., 2006). Questo concetto può essere applicato oltre che al singolo individuo anche all’azienda nel suo complesso.

In questo secondo caso può dar luogo a una mentalità organizzativa in grado di influenzare positivamente il livello di soddisfazione delle persone, la percezione dell’identità aziendale, il grado di collaborazione all’interno e tra i diversi dipartimenti” (Growth mindset: che cosa significa e perché è alla base per innovare).


Bibliografia

  • Avallone F., & Bonaretti, M., Benessere organizzativo. Per migliorare la qualità del lavoro nelle amministrazioni pubbliche. Rubbettino Editore, Eds, 2003;
  • Dweck C. S., Mindset: The new psychology of success, Random House, 2006; 
  • Noe Raymond A., Hollenbeck John R., Gerhart Barry, Wright Patrick M., Gestione delle risorse umane, Terza Edizione, Maggioli, Editore, 2019.

Sitografia

  • Federica Web Learning, Il capitale umano: il segreto per un business di successo, in Federica Web Learning Professional, 16 Luglio 2020, https://www.federica.eu/capitale-umano-segreto-business-successo/; 
  • Malanchini A., Medved B., La crescita professionale come strumento di competitività in azienda, in in Digital4HR, 2 Novembre 2021, https://www.digital4.biz/hr/hr-transformation/perche-puntare-sulla-crescita-professionale-delle-persone-aiuta-le-aziende-a-essere-piu-competitive/;
  • Desiderio F, Formazione aziendale e crescita del business; un legame sempre più stretto, in Dieffetech, https://www.dieffe.tech/blog/formazione-aziendale-crescita-business-legame-sempre-piu-stretto/;
  • Gestione del tempo: trasformare la giornata in una giornata efficiente, in Be one Lab Coaching & formazione, https://www.beonelab.com/gestione-del-tempo-service/;
  • Coaching Aziendale cosa significa e perché è utile, in Be one Lab Coaching & formazione, https://www.beonelab.com/coaching-aziendale/;
  • Coaching aziendale, cos'è e a cosa serve?, in Zeta service, 15 Luglio 2021, https://www.zetaservice.com/it/blog/coaching-aziendale-cos-e-e-a-cosa-serve.html;
  • Business Coaching aziendale. Cosa significa? | Be one Lab, in Be one Lab Coaching & formazione, https://www.beonelab.com/business-coaching-aziendale-beonelab/; 
  • Risorse umane e trend per il 2022. Le aziende italiane investiranno sempre più in formazione e sviluppo dei talenti | Il corriere della sicurezza, in Il Corriere della Sicurezza-Giornale online, 24 Novembre 2021, https://www.ilcorrieredellasicurezza.it/risorse-umane-e-trend-per-il-2022-le-aziende-italiane-investiranno-sempre-piu-in-formazione-e-sviluppo-dei-talenti/; 
  • Luongo A., Il benessere aziendale migliora la produttività - JOL, in Generazione vincente-Job Opinion Leader, 19 Maggio 2021, https://www.generazionevincente.it/?p=34333;
  • Impara i segreti delle aziende che hanno cura del benessere dei loro dipendenti, in Gympass, https://blog.gympass.com/it/segreti-per-il-benessere-della-organizzazione-aziendale/;
  • Severoni E., Growth mindset: che cosa significa e perché è alla base per innovare, in 360 Digital Skill, 17 Novembre 2021, https://blog.360digitalskill.it/growth-mindset-che-cosa-significa-e-perche-e-alla-base-per-innovare/;
  • Work-life balance: cos’è e come si raggiunge l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, in Be one Lab Coaching & formazione, https://www.beonelab.com/worklife-balance/; 
  • Gestione del tempo: tecniche e strumenti per aumentare la produttività, in in Be one Lab Coaching & formazione, https://www.beonelab.com/gestione-del-tempo/.

Ultima modifica il 15/06/2022