Come diventare formatore: studi e possibilità di lavoro
Diventare formatore
La formazione ha sempre avuto un ruolo determinante nel processo evolutivo di qualunque attività ed una parte strategica essenziale per il costante aggiornamento e miglioramento delle risorse umane di qualsiasi azienda, attività professionale e business in generale.
Una forza lavoro ben formata è più produttiva ed efficiente, ed ha meno probabilità di incorrere in incidenti o errori durante l’attività quotidiana. Un'adeguata preparazione può anche contribuire a ridurre il turnover e migliorare le prestazioni professionali, favorendo un senso di appartenenza all’impresa. E’ inoltre un investimento che ripaga nel tempo, in quanto i benefici di continui aggiornamenti e delle tecniche più recenti, alla fine, si riflettono nel conto economico delle imprese.
Per tutti questi motivi, è evidente che la professione di formatore svolge un ruolo vitale nell'aiutare le aziende, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi ad avere successo.
Vediamo adesso quale è il ruolo del formatore, le caratteristiche che deve possedere e le attività che deve svolgere.
La professione del Formatore. Vediamo di cosa si occupa!
Il formatore è un dipendente o un professionista che ha il compito di formare o aggiornare diverse tipologie di lavoratori. Questa figura può svolgere la sua attività a favore di un’azienda, di un libero professionista, di un lavoratore autonomo oppure può ricoprire la figura di formatore di formatori.
Quali sono le caratteristiche che distinguono le diverse categorie?
- Il formatore aziendale lavora prevalentemente per l’imprese e forma i dipendenti su diverse aree tematiche, a seconda dei dipartimenti e delle divisioni di appartenenza. Il formatore può essere interno, se dipendente anch’esso dell’azienda oppure esterno, freelance o consulente in società terze. Collabora con i manager per identificare le esigenze di formazione e poi progetta i programmi che le soddisfano. Il processo può essere erogato di persona o online e spesso include un mix in presenza e a distanza. Oltre a progettare e sviluppare programmi di formazione, valuta anche i risultati e formula raccomandazioni per migliorarli.
- Il formatore per liberi professionisti e lavoratori autonomi svolge un compito molto similare al precedente ma, in quest’ultimo caso, lavora principalmente come freelance o presso una società di formazione specializzata. Questa tipologia di formazione normalmente è piuttosto tecnica, anche se è sempre più frequente la richiesta di determinate soft skills correlate alla tipologia di lavoro esercitato.
- Il formatore di formatori. In un contesto di forte competitività anche l’aspirante formatore deve possedere delle competenze di qualità e un processo di apprendimento dedicato. Il formatore di formatori, figura che deve detenere una notevole esperienza sul campo e importanti doti comunicative, ha il delicato compito di formare i formatori.
Un buon formatore deve avere una solida base di competenze.
Soprattutto le soft skills sono importanti per creare un'esperienza formativa coinvolgente e piacevole, come la comunicazione dei concetti, la capacità relazionale e l’approccio alle modalità di presentazione che accrescano l’engagement. Le competenze tecniche, invece, sono essenziali per garantire l'efficacia della formazione, come lo sviluppo degli obiettivi di apprendimento, la progettazione delle attività e la verifica dei risultati.
Il formatore deve essere anche in grado di gestire un'aula, mantenendo i discenti sempre attenti ed impegnati, creare un rapporto con gli ascoltatori e capire le loro esigenze, adattando il suo stile di insegnamento di conseguenza. Un formatore che è in grado di combinare entrambi i tipi di competenze avrà maggiori probabilità di creare un programma di formazione efficace.
Opportunità e carriera nel mondo del lavoro
L’inquadramento professionale del formatore può risultare piuttosto differente, a seconda che svolga la sua attività a tempo pieno in azienda, come libero professionista, o consulente freelance attivo nelle agenzie e nelle scuole addette alla formazione in modo autonomo.
Il formatore in azienda è di norma un dipendente di una specifica divisione, in caso di multinazionali o grandi imprese, oppure è inserito nell’area delle risorse umane. Spesso il formatore decide di lavorare per una società di formazione o business school, oppure come consulente freelance offrendo il proprio servizio in modo autonomo e flessibile a diversi clienti, società o professionisti.
Percorso di studi. Devo seguire un Master?
Per intraprendere la carriera di formatore è meglio aver frequentato un Corso di Laurea e successivamente un Master dedicato. Negli ultimi anni molte Università hanno reso disponibili specifici percorsi di apprendimento ed in particolare l’indirizzo di studio rivolto alla “Formazione e sviluppo delle risorse umane”. Avere comunque seguito un iter accademico diverso non preclude di fatto la possibilità di diventare formatore. Anche in questo ultimo caso è necessario integrare le proprie conoscenze con il giusto Corso o Master in formazione.
Ma quali sono i Corsi o Master davvero utili per diventare formatore? L’offerta è molto ampia e la jungla dei corsi è fitta. Vediamo quindi le caratteristiche necessarie per il vostro iter decisionale.
Come scegliere un corso o un master in formazione
Per prima cosa controllate la storia della Business School alla quale volete affidare il vostro percorso formativo. Deve essere seria e di qualità. Avere un background consolidato, essere riconosciuta dalla comunità aziendale o professionale e possedere una struttura che garantisca assistenza e disponibilità in ogni momento del vostro apprendimento.
Il programma è poi fondamentale. Deve essere dettagliato e spiegato in modo approfondito. Strutturato e chiaro. Deve racchiudere tutte le aree di competenza necessarie per il vostro apprendimento e deve essere presentato da una docenza di qualità, con esperienza pratica e lavorativa di valore.
Ma come sapere se un “teacher” è di livello ed ha la seniority adeguata? Controllate il curriculum a disposizione, cercate informazioni, recepite i feedback di altri studenti che, come voi, si sono posti le stesse domande. Oppure controllate le recensioni di chi ha già seguito il Corso o Master.
Considerate la presenza di un Work Project finale, che vi permetterà di applicare quello che avete imparato e valutate la user experience che vi propongono. Esiste un Campus Virtuale, una community, un’assistente che mi aiuta e così via.
Infine, valutate il materiale tecnico a disposizione. E’ necessario che siano presente, in un valido format, alcuni elementi imprescindibili come: test di autovalutazione, slide, dispense, video integrativi, link ipertestuali di approfondimento, possibilità di recuperare le lezioni in streaming o on demand, ecc.
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Ultima modifica il 28/07/2022
Tags: BlogHR, I migliori Master